Nuove tensioni tra USA e Russia. La Casa Bianca: "Putin è corrotto"

Prima d'ora Obama non era mai stato così chiaro nei confronti dell'amministrazione Putin. A pesare su queste parole sono lo scandalo Litvinenko e il segreto del tesoro dello 'zar' di 40 miliardi di dollari. Il Cremlino si difende: "Zero prove".

Nuove tensioni tra USA e Russia. La Casa Bianca: "Putin è corrotto"

Questa mattina è iniziata nel peggiore dei modi per la politica internazionale. Infatti, i rapporti tra USA e Russia non erano tanto tesi dai tempi della guerra fredda. Un dirigente del Tesoro USA dichiara che “Vladimir Putin è corrotto” e questa dichiarazione, come ribadito dal portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, è la linea di pensiero di tutta l’amministrazione Obama.

A rendere così delicati i rapporti tra il Cremlino e la Casa Bianca sarebbero le ultime rivelazioni dei Servizi Segreti britannici sulle cause della morte dell’ex agente del KGB Alexander Litvinenko che – pare – sia stato assassinato dai servizi segreti russi e che il mandante dell’omicidio possa essere proprio il premier russo.

Queste accuse non hanno fatto altro che alimentare i sospetti di Washington che già aveva scoperto che, nel 2007, Putin aveva accumulato un patrimonio di quasi 40 miliardi di dollari che sono stati scoperti dalla CIA; tutto ciò compare in una dichiarazione che Josh Earnest ha rilasciato ad un cronista che gli chiedeva un parere sulle dichiarazioni rilasciate recentemente alla BBC dal sottosegretario al Tesoro, Adam Szubin, che avrebbe accusato di corruzione il Cremlino ed avrebbe dichiarato che l’America è al corrente di tutto già da molti anni.

Il Cremlino, dal canto suo, non è rimasto in silenzio dopo queste pesanti accuse mosse da ufficiali del governo americano; infatti, il portavoce del presidente, Dimitri Peskov, ha chiesto ufficialmente che tali accuse siano sostenute da prove, dichiarando che: “Muovere accuse simili per un ente come il ministero delle Finanze Usa senza sostenerle con delle prove concrete getta un’ombra sull’ente stesso“. Anche riguardo l’omicidio di Litvinenko, la Russia è stata molto chiara nel rimandare tutte le accuse al mittente.

Non resta che attendere i prossimi giorni per avere una visione globale delle ripercussioni che avranno tali dichiarazioni dell’America e la richiesta del Cremlino di produrre le prove di quanto affermano con insistenza. Quel che è certo è che era dai tempi della guerra fredda che non si assisteva ad uno scenario simile.

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