In questi giorni in Nuova Zelanda si stanno verificando fenomeni sismici di elevata intensità, concentrati specialmente nelle zone vicino Christchurch. Nella zona colpita è stato registrato un terremoto con magnitudo 7.5 della scala Richter che ha causato un leggero tsunami con onde di circa due metri. Per questo le zone costiere sono state evacuate per limitare i danni a persone.
La scossa è stata avvertita durante la notte con epicentro a Hamner Springs nel Nord Canterbury causando due morti: un uomo rimasto sotto le macerie della sua casa a Kaikoura mentre la seconda persona per infarto.
Altra scossa è arrivata verso le 13:45 ora locale in Nuova Zelanda (1:34 ora italiana) con magnitudo 6.8 che ha generato nuovamente il terrore alla popolazione presente nello stesso luogo della prima scossa. Secondo l’USGS (United States Geological Survey) l’epicentro della seconda scossa era a 38 km a ovest di Kaikoura e a 118 a nord da Christchurch ad una profondità di 10 Km.
Tra le due scosse forti ci sono state 45 scosse di assestamento in poche ore, facendo ricordare alla popolazione il terremoto del 2011 che causò 185 morti e 2.000 feriti. La capitale Wellington è stata evacuata completamente e la gente si è riversata sulle zone più alte per evitare possibili tsunami mentre la gente che abita sulle zone collinari è stata invitata a rimanere a casa.
La Protezione Civile si è mobilitata con sirene per avvisare la popolazione di allontanarsi dalle coste per il possibile tsunami mentre cercano di quantificare i danni presenti. Le strade di comunicazione sono interrotte (Kaikoura è rimasta bloccata) per la presenza di crepe nella strada e l’energia elettrica ormai manca nelle zone colpite.
Il primo ministro John Key fa un sopralluogo nelle zone colpite con il ministro della Protezione Civile Gerry Brownlee rilasciando la notizia dei due morti e dicendo tra i disastri: “È una devastazione assoluta”.
Alcune città sono state completamente evacuate e segnalate come zone rosse e si sentono le prime testimonianze da parte della gente terrorizzata che non può tornare a casa.