L’esercito nigeriano ha liberato 293 donne dalle grinfie dei Boko Haram, dopo aver preso d’assalto diverse postazioni utilizzate come basi dai fondamentalisti islamici. Ad annunciare la liberazione degli ostaggi sono stati fonti delle forze armate della Nigeria, che hanno reso noto di aver raso al suolo ben tre accampamenti dei terroristi, riuscendo così ad infliggere un’altra, severissima sconfitta agli estremisti. La vittoria dell’esercito nigeriano ha così permesso di trarre in salvo 293 prigioniere, delle quali circa 200 sarebbero di giovane età, strappandole dalle mani dei Boko Haram e riportandole così alla civiltà.
L’attacco organizzato dall’esercito nigeriano era iniziato alcuni giorni fa, ed il teatro delle operazioni è prevalentemente la foresta di Sambisa, situata a Nordest della Nigeria. A rendere noti questi dettaglio è stato un portavoce dell’esercito attraverso Twitter. Dallo stesso profilo del social network, è stato escluso però che tra le donne salvate vi siano esponenti del villaggio di Chibok; nel 2014, Chibok fu razziato e circa 200 studentesse vennero rapite dai Boko Haram, allo scopo di fare di loro delle schiave. Da allora, non se n’è saputo più nulla, ed ancora oggi il mistero permane. Anche se l’eventualità del più tragico degli epiloghi, sia ormai ben più che una semplice sensazione.
Ma non sono arrivate solamente buone notizie dal fronte: i militari hanno infatti riferito di aver rinvenuto centinaia di cadaveri non identificati, sparsi un po’ ovunque nei pressi di Damasak, città liberata dall’esercito nigeriano dalla presenza dei fondamentalisti islamici. I terroristi si sono infatti lasciati alle spalle un’indicibile serie di orrori: corpi senza vita, mutilati, molti in stato di decomposizione, sono stati infatti ritrovati all’interno di sommarie fosse comuni, o lasciati semplicemente in pasto agli animali ed agli insetti nei meandri della foresta. Un vero e proprio festival degli orrori: i Boko Haram avevano trasformato Damasak in un enorme cimitero a cielo aperto, con mattatoio annesso per torturare i prigionieri catturati, prima di ucciderli e gettare via i loro corpi come spazzatura.
I cadaveri apparterrebbero ad un gruppo di circa 400 civili catturati nel corso di alcune razzie: risale infatti al mese scorso la notizia del rapimento di circa 400 persone, tra i quali donne e bambini, che in primo luogo si pensava fossero diventate schiave dei fanatici islamici. Niente di tutto ciò, o almeno non più: i Boko Haram li hanno infatti sterminati tutti, e fonti che TgCom24.com cita come “attendibili”, hanno riferito che “molti dei corpi erano decomposti e sparsi lungo le strade”. Altri sarebbero invece stati rinvenuti all’interno di fosse comuni, fiumi in secca e persino abitazioni private.