Domenica 13 Dicembre, New York.
Al termine del concerto Natalizio nella Cattedrale di Saint John the Divine un uomo, identificato come un uomo sui 50 anni, ha iniziato a sparare verso il sagrato della cattedrale, presumibilmente non verso i cittadini ma verso la polizia già presente sul luogo, come hanno riportato alcuni testimoni che hanno firmato l’attacco con un cellulare.
Tra i presenti alla sparatoria è divagato il panico e molti si sono nascosti dietro le macchine parcheggiate lungo la strada principale e hanno riferito di aver visto un uomo, con una giacca rossa, che urlava a tutti di voler essere ucciso. Questo ha fatto allontanare completamente la pista terroristica anche se dovranno essere effettuate ancora delle indagini investigative per capire l’accaduto anche se si pensa si possa trattare di un atto di un uomo con gravi patologie mentali.
L’uomo non è riuscito ad essere calmato e ha continuato a sparare verso le persone, nascondendosi dietro un pilastro per poi essere fermato da una raffica di colpi arrivati dalla polizia che l’hanno fatto cadere esanime per terra fino a che, un grupo di poliziotti non si è avvicinato e ha chiamato i soccorsi. L’uomo sarà dichiarato morto poco dopo nell’ospedale di Mount Sinai Morningside dove è stato portato.
Il portavoce del dipartimento di polizia, il sergente Edward Riley ha comunicato che nessun uomo e nessun poliziotto è rimasto ferito durante la sparatoria e ha lodato il pronto intervento degli agenti che ha evitato potesse accadere una strage: i media hanno riportato, infatti,che l’uomo, armato con due pistole, aveva alle spalle numerosi precedenti e portava con sé uno zainetto contenente una tanica di benzina, corda, nastro isolante, coltelli e una Bibbia.
Si tratta del secondo attacco degli ultimi giorni a Manthattam: venerdì una donna è stata arrestata per aver travolto un corteo di manifestanti organizzato dal movimento Black Lives Matter ma le è stato imputato solo il reato di guida pericolosa.