‘Ndrangheta alle strette: FBI e polizia ripuliscono New York

Maxi operazione congiunta sull'asse Reggio Calabria-New York: polizia ed FBI scovano la base della 'Ndrangheta in america. Tra i quindici arrestati, figurano un calabrese incensurato e suo figlio, gestori del ristorante utilizzato per gestire il traffico di droga

‘Ndrangheta alle strette: FBI e polizia ripuliscono New York

Il problema della mafia negli Stati Uniti ha sempre rappresentato una delle più grandi piaghe sociali del Paese, sin dalla sua importazione grazie agli immigrati mafiosi provenienti prevalentemente dalla Sicilia, che si insidiarono nel Nuovo Continente a partire dalla fine del XIX secolo. Al punto che la cosiddetta Cosa Nostra Americana rappresenta oramai uno stereotipo ben radicato nelle menti non solo degli americani, ma di quasi tutte le popolazioni anche al di fuori della cultura occidentale. E la guerra senza quartiere tra mafia ed FBI continua da allora, senza tregua; tra le organizzazioni mafiose italiane più attive in territorio statunitense, figura certamente la ‘Ndrangheta.

La ‘Ndrangheta (nota anche con i nomi di Famiglia Montalbano, Onorata Società e Picciotteria) è un’organizzazione mafiosa d’estrazione calabrese, che può vantare numerose ramificazioni nei Paesi anglofoni: oltre agli Stati Uniti infatti, la ‘Ndrangheta risulta essere ben radicata anche in Canada ed in Australia, e secondo le relazioni della Commissione Antimafia potrebbe contare ogni anno su un fatturato superiore ai 50 miliardi di euro. Una vera e propria “multinazionale del crimine”, che negli ultimi giorni ha però dovuto subire un duro colpo.

La Procura Antimafia di Reggio Calabra, in cooperazione con la Procura di New York e l’FBI, è infatti riuscita a completare la ricostruzione di numerose famiglie mafiose appartenenti alla ‘Ndrangheta che gestivano il traffico internazionale di droga sull’asse Stati UnitiCalabria. Risultato: più di 30 persone risultano ora indagate per associazione mafiosa e traffico internazionale di droga, e 15 sono già state tratte in arresto nell’ambito della maxi operazione sia in territorio italiano, che in territorio statunitense. Tra gli arrestati figurano un calabrese incensurato e suo figlio, che gestivano una pizzeria-ristorante situata nel Queens (NY).

Proprio quell’esercizio sarebbe stato una delle basi utilizzate dagli esponenti della ‘Ndrangheta per il controllo del traffico di droga, secondo quanto emerso dalle intercettazioni audio e video raccolte da FBI e polizia. L’uomo sarebbe infatti il “broker” delle famiglie mafiose, e gestiva affari con la famiglia degli Alvaro e persino con i narcos sudamericani. Già lo scorso 12 Ottobre era stato bloccato un primo carico di cocaina proveniente da un porto dell’America Centrale, destinato allo spaccio a New York ed in Calabria. Ed ora iniziano a fioccare anche gli arresti eccellenti.

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