La Thailandia sta vivendo giorni d’intenso lutto a causa della morte di re Bhumibol Adulyadej, rimasto sul trono per settant’anni, e diventano nel tempo una vera e propria istituzione nazionale. La fine del regno del fu sovrano – al di là dei suoi meriti e demeriti politici – è stata vissuta dalla realtà asiatica come la fine di un’epoca, e proprio per questa ragione l’ambasciata italiana a Bangkok ha deciso di prendere un’iniziativa decisamente curiosa.
Sono stati infatti diramati degli avvisi specificamente rivolti a tutti i cittadini italiani che si trovano in Thailandia (che sia per motivi di lavoro, di vacanza o di altro genere) riguardanti l’etichetta da rispettare per non rischiare di incorrere in brutte situazioni. Nello specifico la nota raccomanda di mantenere: “Generale cautela e osservanza dei divieti di ordine pubblico se dovessero essere emessi“.
Non solo: “Massimo rispetto per i sentimenti del popolo thailandese, un abbigliamento consono al particolare momento” e persino evitare tassativamente di fotografare i cortei funebri che si svolgeranno per commemorare il defunto re. Ovviamente anche i classici selfie con tanto di sorriso smagliante saranno proibiti, quantomeno in pubblico.
Potrebbero sembrare misure cautelari eccessive al limite del parossistico, eppure la preoccupazione dell’ambasciata italiana in Thailandia riguardo a questi accorgimenti è fortissima. Nel Paese asiatico è infatti ancora in vigore il reato di lesa maestà: per quanto possa apparire risibile ad un occidentale, in realtà per i thailandesi si tratta di uno dei più grandi affronti che possano essere commessi nei confronti della nazione.
Un esempio? Solamente l’anno scorso un ragazzo di 27 anni è finito in tribunale, venendo processato perché in un post scritto su Facebook aveva osato insultare il cane del re. Il lutto nazionale durerà addirittura un anno, e durante questo periodo i funzionari pubblici vestiranno di nero (così come tutti i cittadini che vorranno seguire il loro esempio); inoltre le scuole rimarranno chiuse per un mese, e sempre per 30 giorni verrà annullato qualsiasi genere di festeggiamento.
Tanto basta a comprendere la gravità della situazione ed il perché l’ambasciata tricolore in Thailandia si sia premurata di emettere il “warning”, chiedendo agli italiani di mantenere un basso profilo, al fine di evitare di poter finire dietro le sbarre per una risata nel posto sbagliato e (soprattutto) nel momento sbagliato.