Morte George Floyd: l’agente Chauvin riconosciuto colpevole di omicidio

È arrivata nelle scorse ore la sentenza dei giudici di Minneapolis, che erano riuniti in un hotel per il secondo giorno di camera di consiglio. Il 46enne afroamericano morì il 25 maggio 2020 dopo che un agente gli premette il ginocchio contro il collo.

Morte George Floyd: l’agente Chauvin riconosciuto colpevole di omicidio

L’agente della polizia di Minneapolis, Derek Michael Chauvin, è stato condannato per omicidio e riconosciuto colpevole per la morte del 46enne afroamericano George Floyd, ucciso durante un arresto il 25 maggio 2020 nella stessa Minneapolis. L’uomo era sospettato di aver fornito una banconota da 20 dollari falsa ad un esercizio commerciale della città. Nella giornata del 20 aprile la giuria che presiedeva il processo penale a carico dell’agente era chiamata ad esprimersi. Chauvin dovrà rispondere di tutti e tre i capi d’accusa che gli sono contestti, ovvero omicidio colposo, omicidio di secondo grado preterintenzionale e omicidio di terzo grado.

Al termine della sentenza l’agente ha lasciato il tribunale scortato dalle forze dell’ordine e in manette: al momento l’uomo resta sotto la custodia federale. L’avvocato della famiglia Floyd parla di una “svolta storica”, e ha accolto con favore il verdetto di colpevolezza nei confronti dell’agente. A Minneapolis tantissima gente ha atteso la decisione della corte, e si temeva che potessero esserci disordini qualunque fosse stato il verdetto. 

Giurati segregati in un hotel

Secondo quanto afferma l’agenzia di stampa Ansa, i giurati si trovavano in un hotel di Minneapolis per il secondo giorno di camera di consiglio. Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha riferito che durante il processo sarebbero emerse delle prove schiaccianti contro l’agente di polizia. Lo stesso Biden nelle scorse ore ha chiamato la famiglia della vittima per mostrare tutta la sua vicinanza. 

 “Prego per un verdetto che sia un giusto verdetto” – così ha detto Biden alla stampa internazionale. Le autorità hanno invitato alcuni manifestanti a stare calmi, spiegando che anche i famigliari di George Floyd non avrebbero tollerato episodi di protesta. La Casa Bianca comunque continua a monitorare la situazione, in quanto anche la sentenza di colpevolezza potrebbe scatenare delle proteste, viste le prove raccolte durante il processo. 

“Il verdetto di oggi è un importante passo in avanti per la giustizia in Minnesota. Il processo si è chiuso ma il nostro lavoro è solo all’inizio” – questo è il commento a caldo del presidente dello stato del Minnesota, Tim Waltz. L’agente imputato, visto che dovrà rispondere di tre capi d’accusa diversi, rischia decine di anni di reclusione (10 per omicidio colposo, 40 per delitto preterintenzionale e 25 per omicidio di terzo grado). In questi mesi Floyd è diventato il simbolo del movimento Black Lives Matter.

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