Michigan: fa il test del Dna e la nonna finisce in manette

Sarebbe avvenuto in Michigan: una donna avrebbe fatto il test del dna per gioco ma i risultati ottenuti avrebbero incastrato la nonna, risolvendo un caso di 27 anni fa.

Michigan: fa il test del Dna e la nonna finisce in manette

Un caso rimasto un mistero per oltre 27 anni, quello accaduto negli Stati Uniti degli anni Novanta, e risolto pochi giorni fa per un caso fortuito del destino. Una ventitreenne originaria del Michigan, Jenna Rose Gerwatowski, avrebbe raccontato sul suo profilo TikTok, la storia incredibile che l’ha vista protagonista: dopo aver effettuato, per curiosità, un test genetico, si sarebbe risolto un caso di cronaca nera accaduto anni prima della sua nascita.

La ragazza, stando a quanto dichiarato da lei stessa, avrebbe eseguito il test del dna per gioco, spinta ad imitare una sua amica che avrebbe fatto tale esame pochi giorni prima. Come da prassi, il risultato delle analisi sarebbe entrato nelle banche dati della polizia che avrebbe scoperto una correlazione incredibile: il profilo genetico di Jenna, presenterebbe una corrispondenza con una neonata abbandonata 27 anni prima, proprio nella sua stessa zona. 

Lo scorso anno, dunque, Jenna avrebbe ricevuto un’inaspettata chiamata da parte della Polizia dello Stato del Michigan che la informava sulla volontà di riaprire un caso di cronaca, poichè il suo dna sembrava avere corrispondenze con quello della neonata. Il caso, che risale al 26 giugno 1997, era noto come Baby Garnet e vede un operaio che scoprì il corpo senza vita di una neonata, abbandonato nel bagno di un campeggio.

L’autopsia sul corpicino rivelò che la neonata sarebbe morta per asfissia ma, le indagini condotte per ricercare la madre, non ebbero mai il successo sperato. Nessuna novità fino all’o scorso anno, quando Jenna commentò: “Dovevo solo dare un campione pere avere i risultati della genealogia ma circa un anno dopo, mentre ero al lavoro, ho ricevuto una telefonata. Era un detective della Michigan State Police che diceva di aver riaperto il caso irrisolto perché il dna corrispondeva alla vittima di questo caso“.

La polizia avrebbe quindi deciso di proseguire con le indagini, esaminando anche il dna della mamma della ventitreenne, e scoprendo un grado di parentela diretta con la neonata ritrovata nel 1997. Il risultato, a questo punto, è stato piuttosto semplice da raggiungere: la mamma della neonata era la nonna materna di Jenna, con la quale non ha mai avuto rapporti. Secondo una ricostruzione avanzata dagli investigatori, la donna avrebbe probabilmente partorito da sola in casa, decidendo poi di abbandonare il corpicino della neonata nella toilette di un camping a pochi km da dove viveva.

 

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