Messico: tsunami e terremoto magnitudo 7.4. Almeno 6 morti

Terremoto di magnitudo 7.4 in Messico. Pericolo tsunami e 6 morti confermati. Potrebbero essercene altri da verificare nelle prossime ore.

Messico: tsunami e terremoto magnitudo 7.4. Almeno 6 morti

La Terra torna a tremare. Questa volta il terremoto si è verificato nel Messico: il sisma è stato avvertito sia al centro, che nel sud della nazione. La magnitudo da principio era stata valutata come 7.7. Successivamente, era stata scalata a 7.5 dal servizio sismologico messicano e, infine, ufficializzata come di grado 7.4 dal servizio sismologico americano USGS.

L’epicentro è stato riscontrato ad Oaxaca, ma è arrivato fino a Città del Messico, ovvero alla capitale dell’omonima nazione. Al momento, i decessi sono almeno 6, ma si teme che il numero possa salire nelle prossime ore, se non addirittura nei prossimi giorni.

Terremoto in Messico: i danni e i video diventano virali

Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha invitato i cittadini a restare calmi in caso di nuove scosse. Il terremoto sarebbe stato registrato attorno alle ore 8 di mattina locali a circa 9 chilometri a ovest di El Coyul. Lungo le coste è stato diramato l’allarme tsunami. Come ogni evento del genere, anche in questo caso, la paura è sorta tra gli abitanti locali.

I social network sono stati letteralmente presi d’assalto e i video che mostrano quanto sta accadendo in queste ore sono davvero tanti. Logicamente, come per ogni evento, anche in questo caso, in poco tempo sono diventati virali facendo il giro del mondo in pochissimo tempo.

Uno dei video, in particolare, mostra il terreno oscillare e delle crepe che si aprono e chiudono autonomamente, quasi come se la Terra respirasse. Il Messico è uno di quei Paesi che sta riscontrando difficoltà contro il Coronavirus: nelle ultime 24 ore, infatti, i nuovi positivi sono oltre 4 mila e i decessi più di 700, ed in totale i morti sono quasi 23 mila.

Altri video, invece, mostrano come dopo il sisma le acque si stiano ritirando: una prassi, questa, che solitamente precede la furia distruttiva dello tsunami.

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