Sembra la trama di un thriller, una coppia messicana che cammina per strada con un passeggino dentro il quale sono nascosti resti umani, presumibilmente di donne.
Tuttavia è un fatto vero e reale che si è verificato nei giorni scorsi ad Ecatepec un sobborgo a nord di Città del Messico. Il pubblico ministero di Ecatepec ha aperto un’indagine più ampia, i quanto le due persone fermate sono sospettate di aver ucciso almeno altre dieci donne.
Le indagini
Dall’indagini, infatti, sono emersi fatti davvero raccapriccianti. Dopo l’arresto di Juan Carlos e Patricia, i nomi dei due assassini, la polizia messicana ha perquisito alcuni edifici; in due di questi sono stati trovati resti umani nascosti in otto secchi e coperti con il cemento. Negli edifici in questione c’erano anche due frigoriferi che contenevano sacchetti di plastica con altri resti umani probabilmente ancora da “smaltire”.
Intanto, nella città di Ecatepec è scattata la protesta degli abitanti i quali sono scesi per strada con candele e fiori bianchi per dire basta al femminicidio che da anni sta dilaniando molte città messicane. Le persone hanno manifestato pacificamente ricordando, anche con delle foto, quante donne e ragazze hanno perso la vita in questi anni proprio come le ultime vittime ritrovate nei giorni scorsi.
Il Messico, tristemente noto per il cartello del narcotraffico e per gli omicidi efferati, da diversi anni assiste ad un sempre crescente femminicidio che non effettua alcuna differenza tra donne adulte e ragazze, spesso anche minorenni.
Sarà, come accade spesso in Messico, un’indagine e successivo processo molto discusso e tribolato. Basti pensare che quasi il 90% dei crimini rimane impunito. Questa volta, però, data la paura e il malcontento dell’opinione pubblica potrebbe avere un esito completamente diverso dal passato. Il pubblico ministero intanto sta facendo luce sugli altri cadaveri trovati che potrebbero essere collegati proprio a Juan Carlos e Patricia.