Medio Oriente: volo speciale con bambini palestinesi bisognosi di cure in Italia

L’operazione, coordinata dal Ministero della Difesa in collaborazione con il Ministero degli Esteri e la Protezione Civile, rientra nell’ambito degli sforzi umanitari per garantire assistenza medica ai più vulnerabili colpiti dal conflitto in Medio Oriente.

Medio Oriente: volo speciale con bambini palestinesi bisognosi di cure in Italia

Un C-130J della 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare è decollato dall’Egitto con a bordo 45 persone, tra bambini palestinesi e accompagnatori, provenienti dalla Striscia di Gaza e in gravi condizioni di salute. Il volo umanitario, organizzato dall’Italia in coordinamento con il Ministero della Difesa, il Ministero degli Esteri, la Protezione Civile e le autorità egiziane, ha l’obiettivo di garantire ai piccoli pazienti l’accesso alle cure mediche di cui necessitano, in alcuni dei migliori ospedali italiani. L’Italia si conferma così in prima linea nel supporto alla popolazione civile di Gaza, offrendo un aiuto concreto ai più vulnerabili.

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha sottolineato l’importanza di questa missione: “L’Italia continua a dimostrare con i fatti il proprio impegno umanitario. Ancora una volta, stiamo facendo tutto il possibile per alleviare lo strazio della popolazione civile di Gaza, con un’azione concreta e tempestiva. Ogni bambino che portiamo in Italia è un segno di speranza, un impegno per la vita e per il futuro.

Voglio esprimere la mia profonda gratitudine a tutto il personale della Difesa, al MAECI, alla Protezione Civile e agli operatori sanitari che hanno reso possibile questa operazione complessa e delicata. L’Italia conferma il proprio ruolo di Paese che aiuta, sostiene e protegge chi si trova in difficoltà”.

Un impegno costante per la stabilità e l’assistenza umanitaria

L’iniziativa si inserisce in un più ampio quadro di interventi umanitari italiani a favore della popolazione palestinese, confermando il ruolo attivo dell’Italia nella gestione dell’emergenza sanitaria e nell’assistenza ai civili colpiti dal conflitto. Tra le azioni già messe in campo dal nostro Paese spiccano: La missione EUBAM-Rafah, con la partecipazione di un contingente di Carabinieri al valico di Rafah per facilitare il transito giornaliero di coinvolti e gente ammalata.  L’operazione congiunta con la Giordania, denominata “Un ponte per Gaza”, per il trasporto di aiuti umanitari attraverso assetti aerei delle Forze belliche italiane e giordane.

L’invio di aiuti attraverso il Corridoio Marittimo di Cipro, per garantire il rifornimento di beni di prima necessità alla popolazione. L’assistenza sanitaria fornita da Nave Vulcano della Marina Militare, attrezzata per operazioni di soccorso medico. L’arrivo dei bambini in Italia rappresenta dunque una missione di speranza e solidarietà, un impegno concreto per offrire cure adeguate a chi, nella propria terra, non ha più accesso all’assistenza sanitaria essenziale. 

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