Lee Martyn, 43 anni, e la figlia Sophie, di 3 anni, sono due delle sei persone uccise da Jake Davison in una furia di 12 minuti, il 12 agosto scorso, a Devon.
Ieri mattina si sono svolti i funerali presso la chiesa di St Andrews a Plymouth. Coloro che hanno partecipato al funerale, hanno visto arrivare in chiesa un’unica bara, drappeggiata, decorata con omaggi floreali ed un pallone da calcio bianco dell’Everton FC, che ospitava, i corpi di padre e figlia.
L’omicidio di Martyn e Sophie
Il signor Martyn e la piccola Sophie sono stati uccisi per strada, meno di un mese fa, a Plymouth, nel sud-ovest dell’inghilterra.Jake Davison, l’omicida-suicida, aveva già ammazzato sua madre Maxine, 51 anni, nella sua casa nella zona di Keyham. La coppia stava portando a spasso il cane quando ha incontrato l’uomo armato. Alcuni testimoni hanno detto che il signor Martyn è morto cercando di proteggere sua figlia, che aveva adottato con la moglie Becky due anni prima di quel giorno sfortunato.
Davison, sparando da una distanza di circa 5 metri, ha colpito alla schiena il giovane padre che è caduto su sua figlia per cercare di salvarla, ma entrambi sono stati colpiti di nuovo a distanza ravvicinata. Davison ha poi sparato a Stephen Washington, 59 anni, in un parco vicino, prima di copire anche Kate Shepherd, 66 anni, incontrata casualmente per strada. Poi ha rivolto la pistola contro se stesso, mentre la polizia, armata, lo circondava. Tutti sono morti per ferite da arma da fuoco.
L’assassino era ossessionato per la cultura “incel” (celibe involontario), oltre a mostrare un interesse per le armi e gli Stati Uniti e aveva ricevuto un supporto per la salute mentle da un servizio locale. Ad oggi su di lui sono in corso 3 inchieste: da parte del medico legale di Plymouth, dell’Ufficio indipendente per la condotta della polizia e del Consiglio dei capi di polizia nazionale.