Durante la fase del lockdown, per via della pandemia da Covid-19, le scuole e gli studenti stanno pagando sanzioni terribili. I bambini, gli studenti di ogni classe stanno facendo lezione online proprio per evitare assembramenti e contagi. Durante la lezione online, può capitare che un bambino non riesca a sopportare il tutto e si sfoghi come dimostra una fotografia scattata dalla madre di questo bambino. Ecco la sua storia.
Il fatto in questione risale al mese di agosto quando Jana Coombs, una mamma della Contea di Coweta, in Georgia, negli Stati Uniti, ha deciso di scattare una foto per poi condividerla sul suo profilo social che mostra il figlio di cinque anni in lacrime mentre sta studiando a casa seguendo le lezioni online direttamente dal computer come tantissimi altri bambini della sua età.
Un segno di frustrazione e difficoltà da parte del bambino che ha abbassato la testa cominciando a piangere. La madre ha deciso di fotografare e immortalare il momento perché “volevo che le persone vedessero la realtà”, sono le parole che ha raccontato la donna alla CNN. Il bambino si è sentito frustrato e preoccupato da questa situazione e la fotografia ne è l’esatta dimostrazione.
Sempre parlando con la CNN, la stessa mamma ha ammesso che questo momento è davvero difficile per i bambini in quanto soffrono moltissimo il fatto di non essere in classe e condividere questi momenti con gli altri compagni. Secondo lei, l’istruzione è fondamentale e per i bambini, è importante recarsi a scuola perché imparano anche solo socializzando tra di loro.
Oltre al piccolo, reso protagonista nella foto, la donna ha anche altri 4 figli e ha raccontato delle sue difficoltà in merito al Coronavirus e a questa situazione: “Destreggiarsi tra le questioni di famiglia, avere un bambino in casa, ricevere 5.000 e-mail al giorno dagli insegnanti. Bisogna cercare di tenere il passo tra app, codici, piattaforme, collegamenti che non funzionano. Si corre da un laptop all’altro”.
Nonostante la frustrazione e le difficoltà, ammette di ringraziare anche gli insegnanti per il lavoro che stanno facendo e per riuscire ad affrontare questa situazione in modo indolore.