Una brutta vacanza, quella di Carmen Canova Cervello, infermiera di trent’anni che, in vacanza insieme all’amico e fotografo subacqueo Ibrahim Shafeeg, sarebbe stata morsa da uno squalo durante un’escursione in mare. Secondo una prima ricostruzione, l’animale che si è avvicinato alla donna, sarebbe un esemplare di circa 100 kg di peso, e le avrebbe lasciato una ferita di 15 cm tra la schiena e la spalla.
I due amici si sarebbero tuffati nella Baia degli Squali, dell’atollo di Vaavu, e poco dopo si sarebbero imbattuti in una decina di squali nutrice che nuotavano liberamente; entrambi, stando a quanto raccontato, avrebbero nuotato con gli esemplari per tre quarti d’ora prima che, uno di essi, decidesse di rivolgere le proprie attenzioni a Carmen. Gli esemplari di quali nutrice sono lunghi circa 3 metri.
Forse, i due ragazzi, si sono avvicinati troppo al gruppo di pescecani ed uno di essi potrebbe aver pensato di difendere il proprio territorio manifestando i denti aguzzi. Esso avrebbe morsicato la zona vicino alla spalla, sulla parte superiore della schiena e, Shafeeg, che era impegnato a riprendere con la sua videocamera Go Pro l’escursione, avrebbe anche filmato l’aggressione imprevista.
I due sarebbero quindi usciti dall’acqua immediatamente, controllando la situazione ma, fortunatamente, la ferita non sembrava particolarmente estesa o profonda. Tanto che, dopo una medicazione della zona lesa, Carmen e Ibrahim, avrebbero deciso di rituffarsi in acqua per proseguire con la loro esperienza subacquea, partendo proprio dalla zona in cui erano rimasti interrotti bruscamente dall’ irritato esemplare di squalo nutrice. “Abbiamo semplicemente pulito la ferita e abbiamo continuato a fare snorkeling nello stesso punto“, avrebbe chiarito il fotografo.
Gli squali nutrice sono presenze piuttosto comuni nell’atollo di Vaavu, affermano gli esperti, poichè, in quella zona è facile trovare cibo per merito delle attrazioni turistiche circostanti. Solitamente tendono ad allontanarsi quando vengono avvicinati. Se provocati, però, possono rispondere con un morso che, in alcune circostanze, può essere letale a causa della mascella potente, guarnita da denti aguzzi.