Una 38enne di Phoenix, Arizona (USA) è riuscita a spendere nel corso degli anni oltre 4.500 dollari per comprare bambole incredibilmente dettagliate, allo scopo di “farne le proprie figlie”. Peccato però che la donna in questione sia già madre di quattro bellissimi bambini, i quali però ai suoi occhi hanno un difetto incorreggibile: sono tutti maschi.
Leah Perry, questo il nome della donna, aveva sempre desiderato avere una figlia. O meglio, anche più d’una. Purtroppo per lei però, di quattro gravidanze nemmeno una è andata come avrebbe sperato, ed i figli che ha avuto erano tutti maschi. Così ha pensato bene di spendere oltre 4.500 dollari in bambole in 13 anni, con il benestare del marito Chris (42), allo scopo di avere finalmente delle bambine.
“Ho cercato su internet bambole che sembrassero bambini veri, ed hanno attirato il mio interesse” ha raccontato Leah, spiegando di avere comprato la prima “bambola-figlia” nel 2014, dopo lunghi tentennamenti. Due mesi più tardi, è stato il turno della seconda; ed ora le sue “bambole-bambine” sono cinque.
La 38enne ha comprato loro vestitini e scarpette, trattandole in tutto e per tutto come bambine vere, e dandole ovviamente dei nomi appropriati: Scarlett Winter, Amberlee Elise, Harlow Annalise, Ava e Linlee Michelle. Ovverosia i nomi che avrebbe voluto dare ai suoi veri figli, se non fossero nati maschi, come spiegato da lei stessa.
Un vero e proprio esercito di bambole incredibilmente realistiche, che le ha permesso di trovare la pace: “Riempiono quella parte vuota nel mio cuore, ho sempre voluto avere delle bambine. Ma ciò non è successo, quindi ora ho le reborns (le bambole di questa serie, nda)”.
“Sono le figlie che non ho mai avuto” ha concluso Leah, parlando così di coloro che disapprovano la sua scelta: “Molte persone mi dicono che sono pazza, e che queste bambole non sono bambini veri. Io dico che sono loro a non capire cosa sia un gioco di ruolo“. Anche la famiglia è divisa sotto questo aspetto: due dei figli della donna adorano partecipare a vestire queste bambole, ma gli altri due detestano le “sorelline”.