Lucia Perez, stuprata e uccisa a 16 anni, ma per i giudici era consenziente: assolti i tre carnefici

In Argentina, nel 2016, ha fatto discutere molto la morte della 16 enne Lucia Perez, causata da tre ragazzi che l'avevano prima drogata e poi stuprata per poi abbandonarla dinanzi a un ospedale.

Lucia Perez, stuprata e uccisa a 16 anni, ma per i giudici era consenziente: assolti i tre carnefici

Il terribile omicidio di Lucia Perez ha scosso l’intera popolazione dell’Argentina. La giovane è morta l’8 di ottobre del 2016 alla tenera età di 16 anni, dopo che è stata prima drogata e poi stuprata. In seguito, è stata pulita dai suoi carnefici e poi lasciata dinanzi all’ospedale di Mar del Plata. Purtroppo, però i medici non riuscirono a salvargli la vita.

Per questo omicidio due uomini, di nome Matias Perez e Juan Offidani, sono stati condannati a otto anni e al pagamento di una multa di circa 135 mila pesos per il solo reato di possesso di stupefacenti. Mentre Alejandro Maciel, accusato inizialmente di occultamento di cadavere, ha avuto in seguito il pieno scarceramento.

La sentenza che indigna l’Argentina

In queste ultime ore è arrivato il “colpo di grazia” anche dalla legge. Secondo i giudici, Lucia Perez era consenziente durante l’atto sessuale, etichettandola, in poche parole, come una ragazza che faceva abitualmente uso di sostanze stupefacenti. Quindi, Matias Perez, Juan Offidani, e lo già scarcerato Alejandro Maciel, hanno la fedina penale totalmente pulita, poiché ritenuti “innocenti“.

Per questa decisione, in Argentina in queste ore sta scoppiando una vera e propria rivolta. Questa sentenza dei giudici è avvenuta quando nel Paese è scoccata la settimana della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne“. Per Lucia Perez si è tenuto anche il primo sciopero nazionale delle donne argentine, avvenuto il 19 ottobre 2016. Negli ultimi anni, la giovane vittima è diventata un vero simbolo della violenza contro le donne. Secondo le ultime statistiche, emerge che in Argentina viene commesso in media un femminicidio ogni 36 ore: un dato davvero spaventoso.

Come se non bastasse, il caso di Lucia Perez tocca anche la politica del Paese. La pm Maria Isabel Sanchez viene accusata di aver completamente condizionato l’opinione pubblica diffondendo i particolari dell’autopsia. Per questo motivo, la donna ora è sotto inchiesta.

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