Luan e Alban Ahmeti: i due gemellini morti carbonizzati nell’incendio dell’autobus in Bulgaria

Luan e Alban Ahmeti, due gemellini di soli 4 anni, sono le vittime più giovani del più grande incidente stradale nella storia della Bulgaria. I piccoli sono morti carbonizzati tra le braccia della loro mamma.

Luan e Alban Ahmeti: i due gemellini morti carbonizzati nell’incendio dell’autobus in Bulgaria

Luan e Alban Ahmeti, due fratellini gemelli di soli 4 anni, sono stati identificati come e vittime più giovani del terribile incendio che ha travolto un autobus pieno di passeggeri su un‘autostrada in Bulgaria. Si tratta del peggior incidente stradale nella storia del Paese.

L’autobus stava viaggiando da Istanbul a Skopje, quando, in pochi attimi, si è consumata la tragedia . Si ritiene che la maggior parte delle vittime fossero turisti provenienti dalla Macedonia settentrionale che tornavano a casa, e studenti di una scuola elementare di Skopje.

L’accaduto

Luan e Alban Ahmeti sono morti carbonizzati tra le braccia della madre Avni, nell’autobus andato a fuoco dopo aver sradicato decine di metri di guard rail. Tutte le vittime sono state trovate carbonizzate vicino alle porte dell’autobus, probabilmente nel disperato tentativo di riuscire a fuggire dalle fiamme, abbandonando il mezzo. Oltre ai gemellini e alla loro mamma, è deceduto anche il padre, Jihan, successivamente identificato dalle autorità. Questa intera famiglia, di origine albanese, è morta durante quella doveva essere che una spensierata gita nella capitale turca.

E’ di 45 morti il bilancio dello schianto dell’autobus turistico. Sul mezzo c’erano 12 bambini; soltanto 7 le persone tratte in salvo dai soccorritori. Nell’incendio sono morti anche Gazmend Ukali, 27 anni, e la sua fidanzata, Albina Belluli, 23 anni. Morto sul colpo anche l’autista. La maggior parte delle vittime ha tra i 25 e i 30 anni, mentre la più anziana ha 63 anni. Il più giovane sopravvissuto, invece, è un 15enne. Oggi, 24 novembre, è stato ufficialmente dichiarato dalle autorità come giorno di lutto nazionale in Bulgaria, mentre la Macedonia del Nord, paese di provenienza della maggior parte delle vittime, osserverà tre giorni di lutto nazionale.

La Bulgaria risulta essere il secondo paese del continente europeo con le strade più pericolose anche se un colpo di sonno dell’autista, che non aveva un collega a dargli in cambio in quel tragitto di 800 chilometri, resta per ora l’ipotesi più attendibile. L’uomo è morto sul colpo non potendo quindi attivare l’apertura delle porte del pullman che si è trasformato in una trappola per i passeggeri. Solo 7 sono riusciti a salvarsi, spaccando i finestrini con la forza della disperazione, incalzati dalle fiamme che hanno subito avvolto i passeggeri nei pressi del villaggio di Bosnek, in Bulgaria.

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