Londra: nuda in bici per la città per beneficenza. Raccolte 8mila sterline

Una 25enne ha girato Londra in bicicletta indossando soltanto un tanga e brillantini sul seno. La donna ha raccolto oltre 8mila sterline per il supporto alle persone con problemi psicologici.

Londra: nuda in bici per la città per beneficenza. Raccolte 8mila sterline

Una donna di 25 anni ha girato Londra nuda in bicicletta per beneficenza, riuscendo a raccogliere oltre 8mila sterline per la sua causa.

Kerri Barnes ha attraversato la capitale Londinese in sella ad una bicicletta nera come una moderna Lady Godiva, attraversando i luoghi caratteristici della città, da Covent Garden al Tower Bridge passando persino da Buckingham Palace. Addosso solo scarpe da ginnastica arancioni, un casco in testa per la sicurezza, un tanga color carne e glitter sul seno.

Grazie a questa trovata, è riuscita a raccogliere 8425 sterline per Mind, una associazione benefica che aiuta le persone con problemi psicologici. Un tema caro per Kerri, che nel 2011 ha perso la cugina Carly morta suicida a soli 20 anni. Dall’inizio del lockdown l’associazione ha visto un aumento senza precedenti delle richieste di aiuto.

Kerri si è decisa ad agire quando ha scoperto che una persona a lei cara ha tentato il suicidio tre volte dall’inizio del lockdown. “La notizia mi ha sconvolta nel profondo, è stato un periodo doloroso per tutte le persone coinvolte“, ha spiegato la donna. “Sono fortunata a poter dire che questa persona è ora in via di recupero, ma il mio cuore va a tutte le persone che non sono state così fortunate e a tutte quelle che continuano ad avere difficoltà“.

Kerri spiega di aver deciso di voler fare qualcosa per attirare l’attenzione sul tema della prevenzione del suicidio e di voler raccogliere fondi per Mind. “La mia compagna di appartamento ha detto per battuta che un giro nuda in bici avrebbe attirato l’attenzione della gente. Non penso che si aspettasse che lo facessi sul serio“.

Per tre settimane Kerri ha raccolto fondi e testimonianze si persone che hanno sofferto di problemi psicologici nel corso del lockdown. “Spero che iniziando una conversazione sull’argomento si possano aiutare più persone e nel processo riuscire a salvare qualche vita“.

Continua a leggere su Fidelity News