Londra, a Piccadilly Circus debutta il maxi schermo spione che mostra pubblicità mirate

La notizia è stata fornita dalla società che gestisce il luminosissimo e celeberrimo "Piccadilly’s Light", e confermata dall'amministrazione della City: i test inizieranno nelle prossime settimane, e si concluderanno in tempo per gli acquisti natalizi.

Londra, a Piccadilly Circus debutta il maxi schermo spione che mostra pubblicità mirate

Uno degli angoli più caratteristici di Londra è senza dubbio il centro, meglio noto come “la City”. Qui, in particolar modo nel famoso angolo del Piccadilly Circus, si erge il “Piccadilly’s Light”, il cartellone pubblicitario interattivo più grande d’Europa, imitato anche a New York, in quel di Times Square. Per molto tempo, questo simbolo è rimasto immutato, e caratteristico ma, nelle prossime settimane, sarà aggiornato in senso hi-tech, in un modo che non piacerà affatto agli amanti della privacy.

Avete presente quel che accade, dopo un periodo di navigazione online, quando vi recate sulle pagine di Facebook, o nelle webmail di Google? Improvvisamente, iniziate a notare tutte pubblicità che, in qualche modo, afferiscono a ciò che avete esplorato in passato: questo perché i servizi offerti da alcuni grossi big della tecnologia sono gratis solo apparentemente, e si ripagano – in realtà – con i dati che noi, spesso involontariamente, forniamo loro. 

Qualcosa di simile accadrà appunto anche a Piccadilly Circus, visto che Land Securities – la società che possiede e gestire il “vidiwall” (o video wall/muro) più imponente del Vecchio Continente – ha annunciato ufficialmente, sulle pagine del suo sito istituzionale, un aggiornamento di questo supporto, in senso hi-tech. In pratica, mentre ora si limita a far scrollare alcune pubblicità programmate su un rullo digitale, in futuro, questa parete mostrerà pubblicità mirate e personalizzate, grazie d un sistema che riuscirà a identificare il colore ed il modello delle auto che transiteranno, così come alcune caratteristiche dei passeggeri ivi presenti, come età, sesso, colore della pelle, e – a quanto pare – persino lo stato d’animo e l’umore. Il tutto dovrebbe avvenire grazie ad alcune telecamere hi-tech poste dietro la parte visibile dei pannelli a LED che costituiscono tale maxi schermo: i dati, elaborati sul momento, in tempo reale, non verranno nè raccolti né conservati

Tale innovazione, tra l’altro, non è nemmeno così futuristica quanto si potrebbe credere: i test inizieranno nelle prossime settimane e, secondo i progetti dell’amministrazione del sindaco Sadiq Khan, dovranno concludersi in tempo per il periodo di maggior traffico in zona, coincidente con la stagione degli acquisti pre-natalizi. I commercianti, probabilmente, saranno contenti.

Le organizzazioni che si battono per i diritti digitali dei cittadini, come Big Brother Watch (dal nome, particolarmente attenta alla privacy), a tal proposito, sono già sul piede di guerra, e hanno invitato tutti i cittadini londinesi che tengano alla loro privacy ad evitare come la peste il centro di Londra, quando sarà in auge il nuovo look di Piccadilly Circus, perché l’idea di un vidiwall che mostri spot mirati basati sul monitoraggio continuo di persone, auto, e reti wireless, è qualcosa che travalica ogni misura o, come direbbe il buon Conte, impegnato ad allenare proprio un quartiere di Londra, è a dir poco “agghiacciante”. 

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