L’Olanda si industria contro le restrizioni ed i musei divengono saloni di bellezza

Ad Amsterdam per protesta contro le restrizioni imposte dal governo, il Museo di Van Gogh ha deciso di offrire ai clienti servizi di manicure, e parrucchiere. La direttrice Emilie Gordenker: "Noi chiusi ed estetisti aperti".

L’Olanda si industria contro le restrizioni ed i musei divengono saloni di bellezza

In Olanda vigono delle serie restrizioni, il Paese si trova infatti in regime di semilockdown, e sta soffrendo molto da dicembre, bar ristoranti e settori che risentono della pandemia stanno montando una protesta, tra questi i musei che si reinventano decidendo di trasformarsi in centri estetici, palestre che offrono lezioni di zumba e quant’altro pur di attirare clientela.

Il museo di Van Gogh si è così trasformato in un salone di bellezza dove tra le opere dell’artista puoi farti una piega, o una manicure dall’estetista, altri musei addirittura hanno adibito le sale a piste da ballo, dove tra una lezione di zumba e l’altra puoi ammirare le varie opere degli artisti. I direttori dei musei in crisi per la pandemia si sono visti ricorrere a questo stratagemma per sopravvivere.

Ad esempio, il centro di dibattiti De Balie, sempre ad Amsterdam, ha aggirato le regole aprendo le porte come istituzione religiosa chiamata Società Filosofica, il tutto per evidenziare il fatto che palestre, piscine e centri estetici possono rimanere aperti, mentre perchè i musei ritenuti sicuri no? La decisione della direttrice ha fatto il giro del mondo e tutti stanno seguendo i suoi passi.

I barbieri esclamano perchè noi possiamo stare aperti ed i musei con tutto quello spazio no? Sperano che il governo ritorni sui suoi passi, di certo in questo Paese le regole sono severe anche ristoranti e bar sono chiusi da dicembre e sul piede di guerra, c’è bisogno di svago tra le persone e la cultura è importante è pane quotidiano e serve per risollevare gli animi.

Perchè quindi non coniugare la visione della Ragazza con l’orecchino di perla ad una bella piega? O ancora La Ronda di notte di Rembrandt, La lattaia di Jan Vermeer, l’Autoritratto di Van Gogh.
Il sogno di molti anzichè delle solite chiacchiere da bar, dal parrucchiere si respira aria di cultura.

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