Sono stati condannati a 25 anni complessivi di carcere Anthony Swainbank (16), Scott Fergie (18) e Matthew McLeod (18) per l’aggressione di un ragazzo di 16 anni, avvenuta a Plantation Woods (Liverpool, Inghilterra) lo scorso 9 Marzo 2015. Il processo ai tre ragazzi, andato in scena alla Liverpool Crown Court, è durato due settimane, e inizialmente la corte li aveva riconosciuti innocenti per il reato di tentato omicidio.
I tre giovani sono stati però condannati per altri capi d’accusa, tra i quali quello di aggressione aggravata, e dovranno scontare pene complessive per un totale di 25 anni di prigione (7 anni a Swainbank, 9 a Fergie e McLeod). Insieme al 16enne ridotto in fin di vita, sono stati feriti anche altri due amici di quest’ultimo, in una schermaglia che ha avuto tutti i connotati del regolamento di conti tra gang di adolescenti.
Tutto era iniziato su Facebook, quando la vittima-insieme ad un amico-aveva iniziato a prendersi gioco di Anthony Swainbank, con reiterati atti di bullismo via internet. Da lì la reazione del coetaneo, fino allo sfociare delle minacce fisiche, tradottesi poi in una promessa mantenuta.
Anthony Swainbank, suo cugino Scott Fergie ed un amico di quest’ultimo, Matthew McLeod, si sono dunque armati di coltelli e tirapugni ed hanno dato appuntamento ai tre rivali a Plantation Woods per la resa dei conti. Secondo quanto raccontato da Anthony, i tre “giustizieri” si erano incontrati ad Okell Drive per i preparativi, ed è stato lì che Matthew McLeod gli ha dato un coltello a serramanico, suggerendogli di “non esitare ad usarlo”.
Così una volta giunto di fronte al suo bullo, memore degli insulti su Facebook, il 16enne gli ha piantato il coltello direttamente nel petto, arrivando a raggiungergli il cuore con la lama. Nel frattempo i due complici hanno picchiato i due ragazzi che avevano accompagnato la vittima dell’aggressione, ferendoli con i coltelli alle gambe ed alle braccia.
Il 16enne aggredito è stato quindi lasciato per strada a morire, ma alcuni passanti hanno subito chiamato i soccorsi, ed i medici sono riusciti a salvargli la vita. Tuttavia il 16enne accoltellato, che sognava di diventare un istruttore di fitness, ha dovuto subire un’operazione molto complicata durante la quale gli sono state applicate delle placche metalliche nel petto, e dovrà evitare di fare sforzi fisici per il resto della sua vita.
“Quelle cicatrici saranno un ricordo indelebile di ciò che mi è successo quel giorno. Non se ne andranno mai” ha dichiarato il giovane davanti alla corte. Ben Morris, avvocato difensore di Swainbank, ha affermato che il suo assistito “Ha mancato di maturità” nella sua condotta, spiegando di aver visto in lui “Genuino rimorso” e la voglia di “Assumersi la responsabilità delle sue azioni”.