L’orco per eccellenza era considerato un uomo retto, un padre adottivo modello, un uomo premuroso e devoto, capace di occuparsi con amore dei poveri orfani: in realtà quell’uomo è un mostro della peggior specie, ha stuprato bambini e adolescenti. Viktor Lishavsky, capo di una chiesa evangelica, 37enne di Amursk, è stato designato come il peggior stupratore nella storia della Russia: è stato arrestato a giugno, rinchiuso in una prigione di Komsomol’sk-na-Amure, città nell’Estremo Oriente Russo, il capo di imputazione lo vede reo di 900 stupri e abusi sessuali, su ragazzine di età inferiore ai 13 anni.
Victor è accusato di 248 stupri e di 358 abusi sessuali violenti contro ragazze di età pari o inferiore ai 13 anni: inoltre ha altri 22 capi di imputazione per atti violenti di natura sessuale nei confronti di giovani di età inferiore ai 14 anni, undici con l’aggravante di minaccia di morte, altri dal reato di tortura.
Viktor ha abusato anche delle cinque ragazzine delle quali era il tutore legale, facendole divenire schiave del sesso. Una delle vittime, che era stata sotto la sua tutela, ha raccontato a un’insegnante l’orrore vissuto quando viveva in quella casa con quell’uomo: sono scattate immediatamente le indagini. Viktoron utilizzava i 310 euro che percepiva dallo Stato per ogni figlia adottiva per affittare una casa dove stuprare le ragazzine.
Le figlie adottive non sarebbero le uniche vittime dell’orco: l’uomo è accusato di altri 122 crimini di natura sessuale con l’uso della violenza e 151 reati per rapporti sessuali che sfruttano lo stato indifeso della vittima. Lishavsky e la sua convivente, Olga, hanno avuto tre figli: la donna è estranea ai fatti. I servizi sociali della regione di Khabarovsk sono sotto accusa per negligenza: i funzionari della regione si dicono scioccati dalle accuse rivolte contro l’uomo che era considerato un padre modello.
Alla Kuznetsova, ministro dell’Educazione nella regione, ha affermato che i genitori adottivi hanno superato le ripetute ispezioni effettuate dai servizi sociali e che non ci sono mai stati segnali di allarme. Igor Komissarov, funzionario della Russian Investigative Committee, ha affermato di essere sconvolto: “Perché nella regione di Khabarovsk un papà adottivo ha avuto l’opportunità di violentare i bambini sotto il suo controllo per cinque anni?”.