Il Ministero della Difesa di Londra ha confermato che nella notte di ieri aerei della Royal Air Force hanno iniziato i primi attacchi contro le postazioni dell’autoproclamato Stato Islamico in Siria.
Il primo ministro, David Cameron, aveva sollecitato l’autorizzazione sostenendo che le azioni offensive contro “i mostri medievali” dell’Isis sono legali e necessarie per garantire la sicurezza del Regno Unito. Il dibattito in Parlamento è durato 10 ore, e si è concluso con 397 voti a favore e 223 contro.
Il leader dell’opposizione, Jeremy Corbyn, si è opposto alla mozione, ma ha lasciato libertà di decisione ai membri del partito Laburista, che si sono mostrati divisi al riguardo: una sessantina di loro ha votato con la maggioranza a favore dell’azione militare. Mentre i parlamentari discutevano, diversi manifestanti contrari ai bombardamenti protestavano fuori dal palazzo di Westminster.
Il partito Nazionale Scozzese, che si è opposto all’azione militare, si è dichiarato deluso dal risultato della votazione e ha avvisato che si sarebbero commessi gli stessi errori dell’Iraq e della Libia. L’Inghilterra aveva già inviato otto aerei Tornado alla base britannica di Cipro per partecipare alle operazioni aeree contro l’Isis in Iraq.
Il primo ministro, David Cameron, durante il dibattito in aula ha sostenuto che i bombardamenti non aumenteranno la probabilità di attacchi terroristici nel loro paese. “Il Regno Unito è già tra i Paesi al top nella lista dei bersagli,hanno tentato di attaccarci tutto l’anno”, ha detto. Il premier Cameron ha preparato un piano di azione in sette punti per la partecipazione dell’Inghilterra in Siria, che comprende azioni militari, diplomatiche e umanitarie. Insiste sulla necessità degli alleati delle capacità specializzate nei bombardamenti della RAF per distruggere il Califfato.
Poche ore dopo il via libero del Parlamento, il corrispondente della Difesa della Bbc, Jonathan Beale, ha confermato il decollo di quattro Tornado dalla base aerea di Akrotiri, a Cipro, che sarebbero poi rientrati senza armamenti.