I clienti del supermercato discount Lidl – leader nel settore discount – lo sanno bene: periodicamente la multinazionale realizza un volantino a tema ispirato ai vari paesi del mondo. Alcune settimane sui banconi di Lidl si possono reperire prodotti tipici francesi, altre settimane invece si trovano esclusivi prodotti statunitensi e così via.
In Belgio è accaduto che i clienti della celebre catena di discount – presente sia sul territorio italiano che in molti altri stati europei – i quali si sono recati nel supermercato durante la settimana promozionale dedicata alla Grecia e ai suoi prodotti tipici, non hanno potuto fare a meno di notare uno strano dettaglio circa le immagini impresse sulle confezioni.
I prodotti precotti e surgelati venduti dal marchio ‘Eridanous’ – ad esempio il pollo congelato gyros – proponevano una foto stampata sulla confezione con un paesaggio tipico greco: le case di colore bianco, il sole splendente e il mare azzurro. Però sulle caratteristiche cupole blu delle chiese greche, numerose in tutte le isole della Grecia, le croci sono state cancellate.
Le magistrali ed esperte mani di qualche graphic designer dell’azienda hanno opportunamente rimosso con photoshop tutte le croci presenti alle estremità delle cupole blu delle chiese greche. Mossa strategica di marketing volta a non dispiacere nessun credo religioso.
I basiti clienti del Lidl belga hanno scritto diverse email al servizio clienti della multinazionale, il quale – senza scomporsi – si è giustificato spiegando la policy aziendale. Infatti le regole della multinazionale prevedono di non usare simboli religiosi per non offendere nessuna credenza religiosa.
Il professionale customer service della Lidl ha spiegato: “Siamo un’azienda che rispetta la diversità religiose e questo impegno è alla base della nostra scelta aziendale adottata per il packaging in questione”. Una giustificazione che lascia perplessi molti clienti cristiani del supermercato. Sembra che la multinazionale Lidl temi chiaramente che qualche cliente islamico possa sentirsi minacciato dall’immagine di una chiesa greca raffigurata in una confezione di cibo surgelato.