Può una scimmia generare una tale baraonda da far letteralmente massacrare 48 persone, semplicemente “rubacchiando” un oggetto ad una ragazza? La risposta – sconcertante – è: sì, se l’oggetto rubato è un velo islamico e la vicenda accade in Libia. A poco più di 700 chilometri da Tripoli coesistono due tribù rivali, la Gaddadfa (peraltro clan che diete i natali al celebre colonnello Gheddafi) e gli Awlad Suleiman.
Di norma i due clan libici, stanziati proprio in prossimità di Niger e Ciad, tra le roventi spiagge sul deserto, raramente finiscono per conquistare le cronache internazionali. Ma l’episodio in questione è stato talmente assurdo da aver letteralmente sconvolto i quotidiani di tutto il mondo, generando un’ondata di reazioni sul web delle proporzioni di uno tsunami.
Ma cos’è accaduto di preciso? Presto detto: lo scorso venerdì venerdì 18 novembre, una ragazza del clan degli Awlad Suleiman stava passeggiando per strada quando venne improvvisamente aggredita da una scimmia. Il primate molesto, oltre a graffiarla, le strappò via il velo che le copriva il volto. Tanto è bastato a dare il via ad un eccidio di proporzioni abnormi, dal momento che la scimmietta apparteneva ad un negoziante della Gaddadfa.
Per vendicare il “l’umiliazione subita” infatti, tre parenti della giovane si sono prontamente precipitati sul posto armati di kalashnikov, massacrando l’animale responsabile del furtarello e – così per gradire – anche tre membri del clan rivale, allo scopo di lavare l’onta. Finita qui? Ovviamente no, il climax di violenza era solo agli inizi: per tutta risposta lo schieramento opposto ha messo in campo le proprie milizie su fuoristrada dotati di mitragliatrici pesanti, accortezza ben presto emulata anche dai rivali.
In un batter d’occhio hanno fatto la loro comparsa sul campo di battaglia lanciarazzi anticarro “RPG“, granate e – dulcis in fundo – persino carri armati e mortai. In sintesi, è scoppiata una battaglia senza quartiere con l’utilizzo di tutto l’arsenale a disposizione dei due clan, già ribattezzata dai media la “guerra della scimmia“. Per ora il conteggio delle vittime è di 48 morti e circa 60 feriti, ma gli scontri proseguono ancora oggi, senza che nessuno finora sia riuscito a mettere fine al conflitto.
Dalla burla di una scimmia dispettosa alla guerra totale con carri pesanti e lanciamissili, è stato davvero un attimo: come si suol dire in questi casi, that escalated quickly.