Libano: "esplose più di 2750 tonnellate di nitrato di ammonio", secondo le fonti ufficiali

In base alle fonti che sono state fornite in merito all'esplosione avvenuta a Beirut, sembra che la causa sia dovuta alle tantissime tonnellate di nitrato di ammonio. Non resta che attendere i responsabili che avranno la peggiore delle sanzioni possibili.

Libano: "esplose più di 2750 tonnellate di nitrato di ammonio", secondo le fonti ufficiali

Il giorno dopo, a Beirut, la capitale del Libano, si cerca di capire cosa sia successo e quali le possibili cause dell’esplosione avvenuta nella città nella giornata di martedì 4 agosto che ha provocato una esplosione causando la morte di tantissime persone con un numero devastante di feriti. A distanza di un giorno, si cerca di far luce sulle devastazioni e i motivi dell’esplosione.

Un’esplosione che è stata paragonata, secondo alcune fonti e testimonianze, alla bomba atomica di Hiroshima e ad un terremoto con conseguenze devastanti. Gli abitanti hanno dovuto affrontare la perdita di tantissime vite umane. In base ad alcune fonti ufficiali, sembra che l’esplosione e la dinamica dell’incidente sia dovuta a più di 2750 tonnellate di nitrato di ammonio che sono esplose.

Michel Aoun, presidente del Libano, non riesce a capacitarsi di come sia possibile che un quantitativo così elevato di nitrato di ammonio sia rimasto per così tanto tempo custodito in magazzino senza misure o protezione di sicurezza alcuna. Il nitrato di ammonio, per chi non lo sapesse, è un composto chimico che si usa sia come fertilizzante, ma anche per la fabbricazione di esplosivi, come è successo a Beirut nella zona del porto.

Lo stesso presidente libanese ha affermato che i responsabili pagheranno e che per loro è prevista la più dura delle punizioni possibili. Nel frattempo, è stato dichiarato lo stato di emergenza per due settimane circa. Secondo gli ultimi dati ufficiali, sarebbero più di 100 i morti con tantissimi feriti, alcuni dei quali versano in condizioni gravissime.

In base a una prima ricostruzione dei fatti, Mohammed Fahmi, il ministro degli interni, afferma che il nitrato di ammonio fosse presente nel magazzino dal 2014 quando è stato sequestrato da una nave mercantile. Nel Paese, si sta diffondendo la preoccupazione per le tossine presenti nell’aria che possono causare altri danni.

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