Il prestigioso quotidiano britannico “The Times” dà notizia, questa mattina, di un segreto cambio degli Stati Europei sul tema dell’immigrazione.
Secondo la bozza d’accordo in questione, i paesi dell’Unione potrebbero minacciare la revoca di aiuti, accordi commerciali, accordi sui visti et similia nel caso i paesi di origine dei migranti, come ad esempio il Niger e l’Eritrea non accettassero di riprendersi indietro i loro cittadini sopraggiunti in Europa senza visto.
Oltre a ciò, l’accordo tra i ministri degli Interni d’Europa prevederebbe anche l’arresto di quanti, privi dello status di rifugiati, si siano introdotti in Europa: questo al fine di evitare che gli immigrati in questione, oltre a non farsi identificare, decidano di scappare al provvedimento di espulsione coatta per avviarsi alle loro destinazioni finali (oggi accade nel 60% dei casi). Una decisione, questa, di ampia portata, se si considera che, nei primi sei mesi del 2015, più di 400 mila migranti giunti in Europa hanno visto respinte le loro richieste di asilo costituendo, nel Vecchio Continente, una vera e propria emergenza umanitaria cui far fronte.
Il Times, poi, continua le sue indiscrezioni sostenendo che questa bozza di accordo diplomatico riguarderebbe non solo i cittadini provenienti dall’Africa ma anche coloro che, vedendosi respinte le domande di asilo, provenissero da paesi sconvolti da conflitti piuttosto seri come l’Afghanistan, la Siria (impegnata in una guerra civile e contro l’ISIS), e la Libia (ancora una volta una guerra civile).
Appare chiaro, quindi, che l’Europa abbia deciso di utilizzare delle maniere piuttosto energiche (se confermate, ovvio) per dissuadere l’immigrazione di tipo economico (mentre i migranti “politici” verranno ridistribuiti tra i Paesi dell’Unione) e, soprattutto, per scoraggiare il traffico umano messo in piedi da persone senza scrupoli che, oltre a mettere in pericolo la vita delle persone che si propongono di “aiutare”, ne ricavano – sovente – ingenti somme per offrire loro il tanto agognato “passaggio verso la libertà”.
Il piano in questione, infine, dovrebbe essere discusso al vertice dei Ministeri degli Interni d’Europa sul tema dell’immigrazione, giovedì 8 Ottobre.