L’Egitto supera i cento milioni di abitanti, nonostante le misure contro la sovrappopolazione

L'Egitto ha raggiunto la soglia dei cento milioni di abitanti, un aumento demografico che diviene una grande sfida per questo Paese la cui popolazione è concentrata su una piccola porzione di terreno e dipende dal fiume Nilo per sopravvivere.

L’Egitto supera i cento milioni di abitanti, nonostante le misure contro la sovrappopolazione

Si è verificato martedì che il contatore elettronico installato sull’edificio in cui si trova l’Agenzia Statistica Egiziana (detta C.A.P.M.A.S.), a Il Cairo, una metropoli con oltre 20 milioni di abitanti, è passato da 8 a 9 cifre per la 1° volta martedì scorso.

Il Paese è quello con la popolazione maggiormente numerosa tra tutte le nazioni arabe: la repubblica araba d’Egitto, infatti, si colloca al terzo posto su scala continentale, dopo l’Etiopia e la Nigeria, ed al quattordicesimo posto a livello globale.

Dato che il tasso di natalità è esploso negli ultimi trenta anni, con una media di 1.5 milioni di nascite l’anno, la repubblica araba d’Egitto ha quasi raddoppiato la sua popolazione negli ultimi trenta anni. Nel ’90 la popolazione egiziana era di “soli 57 milioni”, un numero quasi identico a quello della Francia di allora, o dell’Italia qualche anno fa.

Ma, nella repubblica araba d’Egitto, un bambino nasce in media ogni 17.9″, secondo una dichiarazione C.A.P.M.A.S. E, anche se le autorità stanno cercando di intervenire contro questa vera e propria bomba demografica, campagne di sensibilizzazione come “Due è sufficiente”, lanciate negli ultimi mesi per ridurre il tasso di natalità infantile, hanno difficoltà a mostrare i loro risultati finali.

Il dottor Gomaa Shehata, un egiziano del Cairo di 33 anni che lavora in una caffetteria, è stato padre per la seconda volta e dichiara: “Tutto quello che chiedo nella mia vita è che i miei figli abbiano ciò che serve per indossare vestiti ed essere sani“, riferendosi alle preoccupazioni economiche degli egiziani.

In seguito alla svalutazione della moneta nazionale, decisa nel 2016 nell’ambito di un programma del Fondo Monetario Internazionale (detto F.M.I.), le difficoltà economiche si sono aggravate per il paese intero. L’inflazione è aumentata notevolmente, riducendo drasticamente il potere d’acquisto di ogni singolo cittadino egiziano.

Poiché ventinove milioni di persone sono abbastanza grandi per lavorare, la disoccupazione rimane un vettore di tensione sociale. Milioni di persone hanno un lavoro precario senza protezione sociale, alimentando un’economia informale ed instabile. Un egiziano su 3 vive al di sotto della soglia di povertà, secondo gli ultimi dati del C.A.P.M.A.S. E, come la maggior parte dei Paesi arabi, anche la repubblica araba d’Egitto ha una popolazione molto giovane, con oltre il 60% dei cittadini sotto i 30 anni.

Parallelamente alla enorme crescita demografica, “i problemi sociali sono peggiorati“, riferisce il dottor Heba El Laithy, professore di economia all’Università del Cairo. E le classi svantaggiate tendono a fare più bambini, perché sono percepiti come un possibile aiuto materiale a lungo termine, ha aggiunto il professore, come accadeva una volta in Italia.

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