L’Isis continua nella sua serie di esecuzioni allo scopo di terrorizzare l’Occidente, ma stavolta i fondamentalisti islamici hanno trovato pane per i loro denti. L’ultimo prigioniero giustiziato dai terroristi, questa volta foreign figheters operanti in Russia era infatti Magomed Nurbagandov, un ufficiale di polizia noto con l’appellativo di “Robocop russo” a causa della sua straordinaria efficienza, del suo sangue freddo e della sua incorruttibilità.
Nurbagandov è definitivamente assurto ad eroe grazie al filmato relativo alla sua esecuzione, a causa delle sue ultime parole destinate ai compagni impegnati a combattere l’Isis sia in Medioriente, sia nel resto del mondo.
Il “Robocop russo” si trovava infatti inginocchiato di fronte ai suoi aguzzini, pronto a ricevere il colpo di grazia. I militanti avevano tentato in ogni modo di intimorirlo per costringerlo a chiedere ai suoi colleghi poliziotti di cessare le ostilità e dimettersi, mantenendogli una pistola puntata contro la testa.
Eppure Magomeg Nurbagandov non ha battuto ciglio, limitandosi a rispondere alle urla dei suoi carcerieri con un’espressione gelida in volto, senza pronunciare una sola parola. Quando poi ha aperto la bocca, con una calma ed un’impassibilità surreale tenuto conto delle circostanze, si è rivolto alla videocamera affermando: “Fratelli, continuate a combattere. Non c’è altro da dire“.
Un paio di secondi più tardi è partito il colpo che ha messo fine alla sua vita. Il 31enne è stato assassinato da uno squadrone di foreign fighters dell’Isis operante nel Dagestan, un Russia, dove lo stesso poliziotto venne catturato lo scorso 10 luglio. Inizialmente i terroristi avevano modificato il video omettendo le sue parole, così da celebrare l’uccisione censurando quegli ultimi istanti in cui il “Robocop russo” si era preso gioco di loro, rifiutandosi di obbedire e mandandoli su tutte le furie.
Solo in un secondo momento, dopo che un’unità dell’antiterrorismo era riuscita a sgominare la cellula dell’Isis responsabile dell’omicidio (così come di quello del cugino di Nurbagandov, che i terroristi uccisero davanti ai suoi occhi prima di finire anche lui), è emerso il filmato integrale dell’accaduto, con le coraggiose parole pronunciate realmente dall’ufficiale di polizia prima di venire ucciso.
Il vero filmato dell’esecuzione è stato quindi reso pubblico dalle televisioni russe, ed il poliziotto è stato celebrato come un eroe, tant’è che la portavoce del Ministero dell’Interno Irina Volk ha dichiarato che: “Nei prossimi giorni il capo del Ministero farà visita alla famiglia di Magomed Nurbadandov, per ringraziare personalmente i suoi genitori di aver cresciuto un figlio così straordinario“.