La Russia ha definito chiaramente le sue richieste per un “immediato” cessate il fuoco in Ucraina. Il Cremlino, secondo il suo portavoce Dimitri Peskov, chiede che Kiev riconosca l’annessione della Crimea alla Russia, avvenuta nel 2014 dopo un referendum rifiutato dalla comunità internazionale, e l’indipendenza delle repubbliche separatiste del Donetsk e Lugansk.
Richiede anche una nuova Costituzione che sancisca la neutralità del Paese. Sulla questione della neutralità, Peskov ha osservato che andrebbe apportata una modifica alla Costituzione affinchè l’Ucraina rinunci all’obiettivo di entrare a far parte di qualsiasi blocco, riferendosi alla Nato. “Questo è possibile solo attraverso un cambiamento costituzionale“, ha spiegato. Il portavoce del Cremlino ha insistito sul fatto che la Russia non intende fare ulteriori rivendicazioni territoriali all’Ucraina. “Ma la cosa principale è che l’Ucraina fermi la sua azione militare“, ha detto.
Il funzionario ha riferito a Reuters che la Russia interromperebbe immediatamente la sua azione militare se Kiev dovesse accettare le sue condizioni. Le parole di Peskov sono arrivate poco prima dell’inizio del terzo round di negoziati volti al raggiungimento di un accordo e alla fine della guerra contro l’Ucraina.
Dal canto suo, il presidente ucraino, Volodímir Zelenski, ha chiesto “un boicottaggio delle esportazioni russe” e ribadisce la chiusura dello spazio aereo del Paese. L’invasione russa lanciata il 24 febbraio scorso ha causato la peggiore crisi di rifugiati in Europa dalla seconda guerra mondiale e ha suscitato indignazione in tutto il mondo. Secondo le Nazioni Unite, il conflitto tra i due Paesi ha già causato oltre 1,73 milioni di rifugiati.
Secondo Pablo del Amo, analista di Deciphering the War, le condizioni poste da Putin non sono realistiche e non verrebbero accettate da nessuno Stato sovrano. Secondo l’analista un accordo a breve termine “è praticamente impossibile“, perchè ciò che Mosca chiede “sono questioni molto importanti“, riferendosi alla mancata adesione dell’Ucraina alla Nato. “E d’altra parte, neppure quello che chiede l’Ucraina sarà realizzato perché la Russia non sta perdendo la guerra“, ma anzi “continua ad avanzare“.