Cresce l’attesa per il 12 agosto, data in cui i giudici emetteranno la loro sentenza per una tragedia i cui fatti risalgono al 26 novembre 2017. Una 39enne, Laura Heath, è accusata di omicidio colposo oltre che di crudeltà su minore.
La donna, di Nechells, nel Regno Unito, avrebbe mandato in punizione all’esterno della sua abitazione, al freddo e al gelo, il figlio di 7 anni, Hakeem Hussain, che è morto.
I capi d’imputazione
Anche se i fatti risalgono al 26 novembre 2017, solo oggi la donna si è presentata in tribunale e sono state formalizzate le accuse. Subito dopo la morte del piccolo, il Crown Prosecution Service (Cps) ha autorizzato la polizia delle West Midlands, ad accusare Laura Heath di omicidio colposo e 4 capi di crudeltà verso un minore.
Il Cps ha autorizzato le accuse dopo un attento esame di tutte le prove presentate loro dalla polizia, a seguito delle indagini effettuate da quest’ultima. I presunti reati, conclude il comunicato, si sono verificati tra il 12 aprile 2017 e il 26 novembre 2017.
La ricostruzione della tragedia
I servizi di emergenza hanno scoperto il bambino intorno alle 7:30 del mattino del 26 novembre 2017 in Cook Street. Il piccolo aveva avuto un arresto cardiaco e, purtroppo, qualsiasi tentativo di rianimarlo si rivelò inutile, per cui i medici ne dichiararono il decesso sul posto. La madre del bambino è stata arrestata subito dopo, insieme ad uno zio 56enne del bambino.
Stando alle ricostruzioni, forse i due, al culmine di una lite familiare o per metterlo in punizione, lo avrebbero obbligato a trascorrere del tempo fuori casa, incuranti, oltretutto, delle rigide temperature, senza accorgersi del malore di Hakeem. La sua morte ha scosso tutti i suoi compagni di classe alla Nechells-E-ACT Academy, che lo hanno descritto come un bellissimo ragazzino con uno staordinario senso dell’umorismo e una risata contagiosa.