L’appello di Davide, il filosofo italiano che combatte l’Isis in Siria: "Ecco la verità"

Davide Grasso è un attivista italiano di 36 anni, emigrato in Siria per unirsi alle milizie curde e combattere l'Isis nel suo territorio. Ecco il suo appello alle istituzioni italiane.

L’appello di Davide, il filosofo italiano che combatte l’Isis in Siria: "Ecco la verità"

L’Isis è diventato da tempo un problema globale di grande rilevanza, ma mentre gli occhi del mondo sono puntati sulle stragi compiute dai foreign fighters del Califfato in Europa, spesso ci si dimentica quanti – tra uomini e donne – combattano ogni giorno lo Stato Islamico in Siria ed in Iraq per difendere i propri confini, e tentare di eliminare il problema alla radice.

Uno di questi è Davide Grasso, 36 anni, filosofo diventato una vera e propria icona del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav. Ma da diversi mesi ormai Davide ha deciso di abbandonare l’attivismo pacifico per volare in Siria, ed addestrarsi insieme ai peshmerga curdi dell’YPG per combattere l’Isis direttamente in Medioriente.

Il 36enne è così diventato il primo foreign fighter italiano di origine piemontese ad unirsi alle forze curde per contrastare l’avanzata dei terroristi di Abu Bakr al-Baghdadi, ed ha raggiunto la notorietà in seguito ad un video pubblicato da Infoaut ed acquisito in Italia dalla Digos.

All’interno del filmato, datato 2 settembre 2016 e visibile anche su YouTube, Davide Grassi si rivolge direttamente ai vertici della politica italiana accusandoli apertamente di ipocrisia, e di continuare a negare il loro coinvolgimento in quanto sta accadendo proprio in Medioriente negli ultimi anni.

Tra i nomi citati dal foreign fighter piemontese vi sono quello del premier Matteo Renzi, della rappresentante UE agli Affari Esteri Federica Mogherini, del negoziatorie dell’ONU per la pace in siria Staffan de Mistura e persino di Matteo Salvini, il vulcanico segretario di Lega Nord. Grasso nel filmato denuncia la loro “ipocrisia e le loro responsabilità rispetto all’attuale situazione del Rojava, della Siria, del Medioriente e alle politiche riguardanti i profughi“.

Una delle più grandi colpe dell’Italia, stando a quanto affermato dal 36enne, sarebbe quella di continuare a fare affari con Recep Tayyip Erdogan, il “sultano” della Turchia da tempo al centro di numerose inchieste per le sue relazioni con lo Stato Islamico.

Per questa ragione Grasso ha chiesto proprio a Matteo Renzi di: “Interrompere adesso ogni relazione commerciale, militare e diplomatica con lo Stato turco, e dimostri così se davvero sta dalla parte di chi combatte i nemici dell’umanità“.

Anche la Mogherini è stata accusata dall’attivista di chiudere entrambi gli occhi sulle nefandezze di Erdogan “che fa arrestare migliaia di oppositori, che fa massacrare i civili curdi nei suoi confini, che da anni appoggia tutti i gruppi più reazionari che agiscono in Siria compreso l’Isis” al solo scopo di non scontentare la Turchia, nonostante Erdogan stia conducendo una politica interna in tutto e per tutto simile a quella adottata da dittatori come Adolf Hitler nei primi anni ’30 del secolo scorso.

Nel videomessaggio il 36enne ne ha anche per lo stesso Salvini: “Ad ogni nuovo attentato ti cali come un avvoltoio sui cadaveri ancora caldi delle vittime per imbastire la tua propaganda da quattro soldi, per additare come colpevoli dei poveracci che non c’entrano niente“. All’interno del girato è possibile inoltre ammirare un toccante omaggio delle truppe curde a Valeria Solesin, la giovane italiana tragicamente uccisa nel corso degli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi.

Vogliamo mandare da questo fronte un saluto in memoria di Valeria Solesin, e a tutte le vittime degli attentati dell’Isis a Parigi, Bruxelles, Nizza, Orlando, Baghdad, Beirut, Ankara, Suruc, Qamishlo e in tutte le città della Siria e del mondo che hanno patito, o patiscono, la violenza dell’Isis. Noi non le dimentichiamo“.

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