I Podemos conquistano Barcellona. E’ questa la notizia del giorno per quel che riguarda le vicende politiche della Spagna, che si dimostra nuovamente incline al ritorno della Sinistra, dopo gli 11 anni trascorsi sotto la “guida a Destra” di Mariano Rajoy. Barcellona è stata infatti letteralmente conquistata dal movimento dei Podemos, che con ogni probabilità si aggiudicheranno anche Saragozza, Valencia e Madrid, secondo le recenti proiezioni degli analisti. Risulta essere invece in forte declino la popolarità del Partito Popolare di Rajoy, che governa il Paese sin dal 2004.
Si parla infatti di una perdita di circa 2,6 milioni di elettori per il PP dal 2011 ad oggi, sebbene per Rajoy il crollo sia reso un poco meno amaro dal fatto che, con il 27% dei voti, il suo PP rimane ancora il partito di maggioranza in Spagna. Almeno per ora. Pablo Iglesias, leader dei Podemos, ha nel frattempo commentato così i risultati: “E’ l’inizio della fine del bipartitismo”. Si tratta infatti della prima volta nella storia della Spagna che i voti uniti di PP e Psoe (Partito Socialista Operaio Spagnolo, il partito del Segretario Pedro Sanchez nonché prima voce storica dell’opposizione) risultano rappresentativi soltanto della metà dell’intero elettorato del Paese.
Il restante 50% degli elettori ha invece preferito altre soluzioni, tra le quali spiccano appunto i Podemos di Iglesias, seguiti a ruota dalla forte affermazione dei Ciudadanos. Risultati alla mano dunque, la Spagna si appresta a vivere un momento di forte innovazione: non solo crolla il bipartitismo, ma a Barcellona salirà la prima donna sindaco della storia della città: Ada Colau, leader di Barcelona en Comu gravitante per l’appunto attorno ai Podemos. Suoi alleati saranno la Sinistra repubblicana ed i Socialisti, con un probabile ingresso nella nuova maggioranza dei già citati Ciudadanos.
Anche Madrid sarà probabilmente dei Podemos, con l’affermazione di Manuela Carmena, che andrà a formare la giunta con i Socialisti (scavalcando così la “storica” guida cittadina Esperanza Aguirre, una delle torri del PP). Lo stesso Partito Popolare cederà anche la sua storica roccaforte Valencia in mano alla sinistra, e non è finita qui: perché anche se il PP si confermasse come il partito di maggioranza, visti i risultati sarà comunque costretto a cedere sei regioni a coalizioni alla Sinistra, le quali verranno spartite tra Podemos e Socialisti.
Alla Destra dovrebbe invece rimanere la consolazione del mantenimento della regione di Madrid, in mano a Cristina Ciufentes, se quest’ultima dovesse riuscire ad accattivarsi le simpatie dei Ciudadanos, importante ago della bilancia nello scacchiere politico spagnolo.