La Siria di questi tempi non è esattamente il posto migliore dove trascorrere una vacanza: sin dall’inizio della guerra civile siriana, scoppiata nel 2011, il Paese mediorientale è infatti precipitato in una situazione sempre più drammatica, a tal punto da costringere i civili in grado di mettersi in salvo ad una diaspora senza precedenti.
In quel fazzoletto di terra affacciato sul Mediterraneo si stanno infatti decidendo buona parte delle sorti del mondo intero, tant’è che benché non si possa parlare nominalmente di “guerra mondiale”, in realtà gli attori in causa provengono da ogni angolo del globo.
Ed è proprio a causa della disastrosa situazione in cui la nazione versa che l’ultimo spot promosso dal ministero del Turismo locale è finito sulla gogna mediatica, generando una forte ondata di polemiche a causa dei suoi contenuti assolutamente surreali.
Il filmato mostra infatti una Siria totalmente inesistente, composta da meravigliose coste dotate d’ogni genere di attrezzatura balneare e bagnanti in festa che si godono il sole dell’estate, sullo sfondo di motoscafi ed imbarcazioni di lusso che solcano il mare in lontananza. Il tutto in un contesto fatto di immancabili litorali da cartolina.
Peccato però che una situazione del genere sia talmente distante dalla realtà da risultare grottescamente ridicola. Il video è stato pubblicato sulla piattaforma YouTube da “Syrian Tourism“, e mostra immagini datate di un Paese che oramai esiste solamente nella memoria di chi ancora riesce a rievocarlo; ma che oggi, davanti agli occhi, può vedere solamente macerie, fame e morte.
Ha fatto discutere peraltro anche una dichiarazione completamente arbitraria, non supportata da alcun dato tecnico, nella quale il ministero del Turismo siriano ha reso noto che l’industria turistica avrebbe registrato un aumento del 30% rispetto all’estate 2015. Peccato che ad oggi in Siria si rechino quasi unicamente militari, ambasciatori e figure di governo; mentre chi ancora ci vive, cerca disperatamente di fuggire.