La musica nei ragazzi, come giustamente pensano molti genitori, è una delle migliori ‘cure’ per disciplinarli e fargli capire che i risultati si ottengono grazie ai sacrifici e all’allenamento. Se lo strumento scelto è il pianoforte, poi, questo discorso è ancor più veritiero, in quanto si tratta di uno degli strumenti più complicati e difficili che ci siano: chi l’ha studiato, lo sa.
E’ quindi con i migliori propositi che alcuni genitori della Florida avevano mandato i propri figli a lezione di pianoforte. Un modo per crescere, avranno pensato, e per autodisciplinarsi, prima ancora che imparare a suonare uno strumento. Eppure, la scelta dell’insegnante si è rivelata clamorosamente sbagliata, viste le conseguenze che questa scelta ha avuto sui loro bambini. Di chi stiamo parlando? Di Leigh Felten, un’avvenente signora 31enne che tiene lezioni private di pianoforte. Il problema è che in quella casa si faceva di tutto tranne che suonare il pianoforte.
La donna, residente a Tallahassee, avrebbe infatti abusato dei suoi alunni (tutti minorenni), approfittando del fatto di essere sola a casa e del fatto che i genitori si fidassero di lei. Oltre a questo gesto aberrante, la donna avrebbe commesso altri crimini gravi: avrebbe filmato gli atti sessuali, per onore di cronaca non sempre completi, e li avrebbe venduti su internet.
Proprio quest’ultima mossa avrebbe incastrato la signora Felten. L’accusa arriva infatti da un uomo che avrebbe comprato uno dei filmati in questione, versando la cifra pattuita sul conto corrente della donna. Quello che l’uomo non si aspettava, però, era di trovare dei veri e propri filmini pedopornografici: nella fattispecie, il filmino che l’uomo ha comprato ritrarrebbe Leigh Felten che toccava nelle parti intime un suo giovanissimo alunno: un abuso sessuale in piena regola, appunto. Immediatamente è scattata la denuncia, e ora l’accusa per la donna è di quelle pesanti: abusi sessuali su minori e diffusione di materiale pedopornografico sono accuse che prevedono pene decisamente severe, in Florida.