La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha parlato dinanzi l’adunanza plenaria del Parlamento Europeo sul cd. caso del sofagate, avvenuto in Turchia qualche settimana fa durante l’incontro con il presidente Erdogan. La Von der Leyen ha sottolineato che i fatti avvenuti ad Ankara sono frutto di una discriminazione di genere, in quanto donna.
Un affronto inaccettabile quello che ha subito la presidente della Commissione Europea, che è tornata sull’increscioso incidente diplomatico in occasione del dibattito avvenuto dinanzi al Parlamento Europeo circa i risultati del recente vertice UE-Turchia. Durante l’incontro ad Ankara, infatti, la Von der Leyen è stata fatta sedere su un sofà lontana dal presidente turco Erdogan e dal presidente del Consiglio d’Europa Charles Michel.
Dopo aver ricordato di essere la prima presidente donna della Commissione Europea, la Von der Leyen ha raccontato che si aspettava di essere trattata come tale durante il suo recente viaggio in Turchia. Purtroppo non è stato così. “Siccome non posso trovare alcuna giustificazione per questo nei Trattati europei, devo concludere che è successo perchè io sono una donna” ha dichiarato la parlamentare.
La presidente ha poi proseguito il suo discorso dicendo di essersi sentita “ferita e sola, come donna e come europea“. Per la Von der Leyen ciò che è avvenuto dà il senso di quanto ancora ci sia da fare per la parità di genere. Affiché le donne siano trattate allo stesso modo sempre e ovunque. In seguito ai fatti avvenuti in Turchia, se la presidente della Commissione Europea ha ricevuto il sostegno e la solidarietà di molti, cosa diversa è stata per il suo collega Michel.
Il presidente del Consiglio europeo è stato infatti subissato di critiche per non aver reagito prontamente durante il vertice a tre ad Ankara. Dopo aver ribadito il suo rammarico, Michel ha sottolineato il fatto che qualunque reazione avesse avuto avrebbe potuto vanificare i rapporti creati fino a quel momento con il governo di Ankara.