La pandemia non risparmia lo sportswear: Adidas dovrà vendere Reebok

La pandemia ha fortemente influito sui conti del colosso tedesco che, secondo quanto riportato dal “New York Times”, avrebbe già affidato alla multinazionale JPMorgan Chase la vendita del brand sportivo Reebok, acquistato nel 2006.

La pandemia non risparmia lo sportswear: Adidas dovrà vendere Reebok

Dopo i rumors di qualche settimana fa, ora anche il New York Times conferma l’intenzione di Adidas di vendere Reebok, marchio statunitense acquistato nel 2006 per 3,8 miliardi di dollari. L’operazione che secondo il Financial Times è destinata a concludersi entro marzo 2021, dovrebbe consentire al big dello sportswear tedesco di incassare la liquidità necessaria per far quadrare i conti.

La vendita, necessariamente al ribasso, sarebbe gestita dalla multinazionale JPMorgan Chase; ad essere interessate all’acquisto del brand americano ci sarebbero due gruppi di private equity come Permira e Triton. Al momento le trattative sarebbero ad una fase iniziale definita “esplorativa”, ragion per cui non esistono certezze sul raggiungimento di un accordo.

A spingere il brand a tre strisce verso la cessione delle quote di Reebok, ci sarebbe la congiuntura negativa innescata dalla pandemia. La chiusura delle palestre, le limitazioni al fitness e la cancellazione dei grandi eventi sportivi, ha inciso sui conti della società di Herzogenaurach, costretta a piazzare sul mercato un marchio che nei primi anni Novanta si impose grazie alle Pump, le iconiche calzature sportive dotate di una camera d’aria che si poteva gonfiare, adattandosi perfettamente al piede per migliorarne la stabilità.

Secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, Adidas avrebbe venduto Reebok anche senza il sopraggiungere del Covid-19. Tre anni fa avrebbe dettato le linee guida da seguire per tornare a generare profitti. L’obiettivo non è stato però raggiunto, e il tonfo del secondo trimestre del 2020, quando Reebok ha visto i ricavi diminuire del 42% su base annua, ha convinto gli azionisti a mettere sul mercato la controllata.

Kasper Rorsted, amministratore delegato di Adidas, ha fatto sapere che da questa operazione, la società tedesca potrebbe doversi accontentarsi di una cifra inferiore rispetto ai 2,4 miliardi che si sperava di poter incassare prima della pandemia; alcuni analisti sostengono infatti che Reebok sul mercato potrebbe valere non più di 1 miliardo di dollari. In questo difficile contesto, a soffrire non ci sarebbe solo la multinazionale tedesca, ma anche la storica rivale Nike, che ha chiuso il primo trimestre 2020 con una flessione degli utili del 23%.

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