Dopo l’Inghilterra anche il Parlamento tedesco si è pronunciato sull’invio di un appoggio militare alla coalizione guidata dagli Stati Uniti nella lotta contro l’autoproclamato Stato Islamico in Siria.
Nella giornata di venerdì, il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, ha approvato con 446 voti a favore e 146 contro (7 i parlamentari che si sono astenuti) un piano di sostegno alla Francia, che non include, però, la partecipazione della Germania alle operazioni di attacco. Il 74% dei votanti, quindi, ha dato il via libera alla missione militare disegnata dal Governo di Angela Merkel, la missione all’estero più importante della Germania.
“I rischi sono lì. Non ci sono dubbi sul fatto che si tratti di un’operazione pericolosa”, aveva affermato in giorno prima la Ministro della Difesa, Ursula von der Leyen. e ha anche aggiunto che la lotta contro il gruppo terroristico islamista è imprescindibile per impedire gli attacchi estremisti in tutto il mondo. Quasi tutti i socialdemocratici hanno votato contro.
Secondo un sondaggio diffusa dal canale ARD, l’intervento militare in Siria incontrebbe l’appoggio della popolazione, un 58% è a favorevole ad appoggiare la Francia nella lotta contro l’Isis, mentre un 37% rifiuta la presenza militare tedesca in Siria.
In base al piano della Merkel, Berlino invierà dai quattro ai sei aerei Tornado da ricognizione, 1.200 soldati e una fregata, per proteggere la portaerei francese Charles de Gaulle, e un aereo per rifornire di carburante i bombardieri della coalizione in volo. Intanto la Francia ha intensificato i suoi attacchi contro lo Stato Islamico dopo gli attentati che hanno tolto la vita a 130 persone lo scorso 13 novembre.
La decisione di partecipare alla campagna antiterroristica è stato definito un gesto di solidarietà con la Francia dopo gli attentati di Parigi. L’operazione militare sarà pienamente operativa a partire da gennaio, e si prevede che duri fino al 31 dicembre del 2016. Il suo costo raggiungerà i 134 milioni di dollari.