La Cina mette in campo i missili terra-aria per le isole contese

E' già un po' di tempo che la tensione tra Cina, Taiwan e Giappone è alta per via del territorio nel Mar Cinese meridionale. Nelle ultime ore, però, la Cina sembra aver fatto un passo avanti portando sull'isola batterie di missili.

La Cina mette in campo i missili terra-aria per le isole contese

La tensione nella perte meridionale del Mar Cinese è ormai altissima. Nonostante le dichiarazioni da parte della Cina di voler risolvere la contesa in maniera diplomatica e pacifica, ha portato nelle isole contese batterie di missili terra-aria ed altro materiale bellico, mettendo i Paesi limitrofi di fronte al fatto compiuto.

La sovranità delle isole è attualmente contesa tra Cina, Taiwan e Giappone, ma sembra che anche l’America ha cominciato a farsi vedere; infatti, negli ultimi giorni, ci sono state numerose ‘incursioni pacifiche” da parte di aerei e navi americane, a dimostrazione del fatto che l’America non vuole dimostrarsi intimorita dalle ultime manovre belliche cinesi.

Quello che viene sostenuto dagli emissari USA è che fino a 12 miglia, come previsto dal codice di navigazione internazionale, imbarcazioni ed aerei di altre nazioni possono tranquillamente transitare. Tutto ciò per dimostrare che quei territori, che alla fine sono pochi lembi di terra in mezzo al mare, non sono appannaggio unico della Cina, che ha sempre sostenuto di voler risolvere pacificamente la questione ma – ormai da diversi mesi – sta costruendo isole artificiali e basi d’appoggio militari al solo fine di annettere quei territori.

E’ proprio grazie a queste famose 12 miglia che la Cina sta tentando di annettere queste isole; infatti, costruendo isole artificiali a meno di questa distanza, tenterà di dichiarare la propria supremazia su quei territori, facendole così rientrare sotto la regola internazionale di appartenenza. Mossa – questa – molto furba da partre di Pechino, ma che sembra non stia piacendo molto agli altri Paesi che si contendono quelle isole, come Taiwan e Giappone.

Intanto, i Paesi dell’ASEAN (Association of South-East Asian Nations, cioè Associazione delle Nazioni del Sud-est Asiatico n.d.a.) e l’America hanno firmato un trattato in base al quale concordano sul principio della libertà di navigazione e sulla risoluzione delle dispute in modo pacifico, che ha come unico fine la stabilità e la pace nel sud est asiatico, cosa che non è andata tanto a genio alla Cina.
Nei prossimi giorni i nuovi sviluppi sul caso.

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