Kazakistan, folla inferocita distrugge appartamento di un pedofilo: ha rapito e violentato una bambina di 5 anni

Una folla inferocita ha distrutto l'appartamento di un pedofilo e chiede alla polizia che venga lasciato a loro per un linciaggio. L'uomo ha rapito e violentato una bambina di 5 anni e secondo le leggi del Kazakistan rischia la castrazione chimica.

Kazakistan, folla inferocita distrugge appartamento di un pedofilo: ha rapito e violentato una bambina di 5 anni

Un terribile episodio di violenza su minore in Kazakistan ha scatenato l’ira della folla, che ha devastato l’appartamento di un pedofilo e chiesto che venga lasciato al linciaggio della folla.

L’orribile vicenda ha avuto luogo nella città di Satpayev, dove qualche giorno fa un uomo ha denunciato la scomparsa della sua bambina di soli cinque anni. Una enorme folla di volontari si è subito prodigata nelle ricerche della bambina, e tra i posti immediatamente visitati c’era proprio la casa del pedofilo in questione. La bambina non è stata immediatamente individuata perché l’uomo l’aveva legata, imbavagliata e nascosta dentro il divano al momento della prima visita del gruppo di ricerche.

Dopo la polizia ha iniziato a chiamare il nome della piccola con i megafoni, ed hanno sentito il pianto disperato della bambina provenire dall’appartamento del 62enne. Gli agenti hanno buttato giù la porta e trovato la bambina nuda e legata con nastro adesivo.

La piccola è stata immediatamente soccorsa e portata in ospedale, dove i dottori hanno purtroppo confermato l’avvenuta violenza sessuale nei suoi confronti. Il sospettato è stato arrestato con accuse di rapimento e stupro e portato alla stazione di polizia, mentre la folla inferocita distruggeva con violenza il suo appartamento.
La folla ha poi seguito i poliziotti fino alla stazione, dove hanno richiesto che il pedofilo fosse lasciato a loro per un linciaggio.

Il capo dell’unione avvocati del Kazakistan, Serik Berkamalov, ha commentato: “La prima reazione alla violenza verso bambini piccoli è naturalmente la più violenta ed istintiva, sparare a vista, linciarlo. Non nascondo che, da padre, anche io provo queste sensazioni. Siamo umani. Posso capire la folla che vuole linciarlo, ma non posso supportarla.

Le leggi contro la pedofilia sono state indurite in Kazakistan e, se condannato, l’accusato rischia la castrazione chimica. Zoya Manaenko, infermiera 68enne che somministra la castrazione chimica ai pedofili, sostiene che anche i paesi occidentali dovrebbero seguire l’esempio kazako.Queste persone devono essere fermate in qualche modo“, ha detto la donna, che lavora in un ospedale-prigione. “Commettono crimini atroci nei confronti dei bambini. Quindi è giusto che la legge permetta la castrazione.

Continua a leggere su Fidelity News