Johnson & Johnson risarcisce donna morta di cancro

La sentenza shock è arrivata lunedì notte. La multinazionale Johnson & Johnson è stata condannata pagare una multa 72 milioni di dollari e a risarcire la famiglia di una donna morta per un tumore provocato dall'uso eccessivo di talco.

Johnson & Johnson risarcisce donna morta di cancro

E’ la prima volta nella storia che una società multinazionale viene condannata a pagare una multa tanto alta: ben 72 milioni di dollari, che saranno in parte devoluti alla famiglia di Jacqueline Fox, la donna morta a causa di un cancro alle ovaie causato, a quanto pare, dall’eccessivo uso del prodotto di punta della Johnson & Johnson: il talco.

Nel verdetto i giurati della corte di St. Louis hanno stabilito che la nota azienda produttrice di prodotti per l’igiene è colpevole, assegnandole un risarcimento alla famiglia della vittima di ben 10 milioni di dollari e, inoltre, al pagamento di una multa di 62 milioni.

Il verdetto è il primo di questo genere e crea un precedente molto importante, in quanto si crede che a questa sentenza, seguiranno molte altre denunce di morti sospette che dovranno essere verificate attentamente dagli inquirenti. Secondo i media americani, però, la Johnson & Johnson non sembra per nulla preoccupata di ciò, in quanto è abituata a gestire centinaia di azioni legali all’anno. A quanto pare, infatti, nel disperato tentativo di aumentare le vendite dei suoi prodotti, l’azienda non è riuscita a mettere in guardia i consumatori dal fatto che l’utilizzo prolungato ed eccessivo della polvere ‘talco-based‘ della società, poteva causare il cancro.

La vittima, la signora Fox, ha vissuto a Birmingham, in Alabama, ed ha usato ripetutamente la polvere per neonati incriminata, più altri prodotti sia per la doccia che per l’igiene intima sempre della stessa azienda per più di 35 anni, prima che le fosse diagnosticato il cancro alle ovaie che l’ha portata alla morte.

L’avvocato della famiglia Fox, Jere Beasley, ha rincarato la dose dichiarando ai media che l’azienda imputata era a conoscenza dei rischi del talco sin dal 1980 e che non ha fatto nulla in merito, mentendo ai consumatori. Il portavoce della Johnson & Johnson, Carol Goodrich, ha dichiarato, però, che l’azienda non ha alcuna responsabilità e che, delusi dall’esito del processo, annunciano una lunga battaglia giudiziaria.

Continua a leggere su Fidelity News