Isis: secondo il New York Times “Turchia vende fertilizzanti a Isis per fabbricare bombe”

Un'inchiesta condotta dal New York Times dimostra come ci sia un passaggio di tonnellate di nitrato d'ammonio al confine tra Turchia e Siria, con il quale vengono costruite gli ordigni per gli attentati

Isis: secondo il New York Times “Turchia vende fertilizzanti a Isis per fabbricare bombe”

Quello che afferma il New York Times sarebbe l’ennesima conferma delle indiscrezioni che, da mesi ormai, girano attorno alla Turchia di Erdogan: in maniera più o meno velata, il governo turco darebbe aiuti all’Isis. Secondo l’autorevole quotidiano americano, infatti, ci sarebbero diversi tir carichi di fertilizzanti che attraversano il confine tra la Turchia e la Siria.

Lo scopo di questi viaggi, secondo il quotidiano, sarebbe quello di fornire i fertilizzanti allo Stato Islamico che, attraverso questi composti chimici, fabbricherebbe degli esplosivi: la Turchia, quindi, sarebbe complice dell’Isis. Accuse pesanti, quelle del New York Times, ma che sembrano trovare riscontro dal reportage condotto dal giornale americano, che fa partire la sua inchiesta dalla città di Akcakale, al confine con la Siria.

Sarebbero decine i tir carichi di nitrato di ammonio, un composto utilizzabile sia come fertilizzante che come elemento per ordigni, che avrebbero attraversato il confine per consegnare il materiale nella città siriana di Tal Abyad, sotto il controllo delle milizie islamiche da oltre un anno. Secondo le autorità locali, però, la notizia sarebbe falsa, in quanto sono consentiti solo i carichi di fertilizzante a basso concentrato di nitrato, con i quali non sarebbe quindi possibile costruire alcuna bomba.

Intervistato proprio dal New York Times, John Goodpaster, un eminente perito chimico, afferma che con 90 chilogrammi di nitrato di ammonio è possibile equipaggiare un’autobomba, mentre ‘basterebbero’ 9 chili di nitrato per un’attacco kamikaze. Il problema è che, solo nei camion intercettati, ne sarebbero state rinvenute ben 25 tonnellate.

Il dubbio principale deriva dal fatto che il nitrato d’ammonio è stato utilizzato per condurre diversi attentati, come quello al consolato britannico di Istanbul che, nel novembre del 2003, causò ben 27 morti. La Turchia, peraltro, negli ultimi mesi ha intensificato i controlli per evitare il passaggio in Siria dei cosiddetti foreign fighters: una mossa di facciata?

Continua a leggere su Fidelity News