Isis, morti due leader: sono passati sopra le loro stesse mine

Due leader dell'Isis sono stati uccisi dalle stesse mine che gli stessi militanti islamici avevano piazzato, nel tentativo di colpire i Peshmerga. Un ufficiale curdo: "Hanno provato a colpirci, ma si sono fatti fuori da soli".

Isis, morti due leader: sono passati sopra le loro stesse mine

Durante la Prima Guerra Mondiale, il crudo pragmatismo popolare coniò una locuzione particolare, che rappresentò il primo tentativo di definire ciò che viene oggi classificato come “shell shock“, o “shock da combattimento“: stiamo parlando del gran poco simpatico epiteto “scemi di guerra“. Certo, all’epoca il politically correct non andava certo per la maggiore, e la necessità di parlare chiaro era fondamentale.

Sebbene la genesi di questa ben poco ambita catalogazione abbia ben poco a che vedere con il caso che stiamo andando ad affrontare, in realtà il significato semantico di quelle parole potrebbe adattarsi molto meglio ai due terroristi in questione, piuttosto che ai fanti di quel sanguinosissimo conflitto.

Secondo un rapporto dei Peshmerga curdi infatti, due leader dell’Isis sarebbero deceduti in Iraq dopo aver transitato su un territorio minato a bordo di un veicolo. Fin qui nulla di strano, se non fosse per il fatto che quelle bombe erano state piazzate in quel punto proprio dagli stessi militanti islamici.

Così Abu Malik ed Abu abdul-Aziz, entrambi ai vertici della catena di comando locale dell’Isis, si sarebbero inavvertitamente suicidati giovedì scorso. Un comandante dei Peshmerga, Ali Hussain, impegnato sul fronte di Mekhmour (situata a Sud-Est di Mosul) ha infatti riferito a Rudaw (un’agenzia di informazione curda) che: “Una mina è stata piantata dalle truppe dell’Isis nel corso di una battaglia svoltasi in corrispondenza del villaggio di Kharbadan”.

“Lo scopo-ha affermato Hussain-era quello di colpire i Peshmerga, ma invece è successo l’esatto contrario: i terroristi hanno finito con l’uccidere due loro leader locali. Uno dei due Emiri morti era il comandante dell’area, chiamato Abu Malik, mentre il nome dell’altro capo era Abu abdul-Aziz”.

Stando a quanto riferito dall’ufficiale dei Peshmerga, la bomba sarebbe esplosa mentre un convoglio dell’Isis stava transitando proprio lungo quella strada che gli stessi terroristi avevano precedentemente minato. Non una gran pubblicità, per i membri dello Stato Islamico.

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