Da poche ore è stato reso noto che lo “sceicco del terrore” al-Baghdadi è morto, ma l’Isis avrebbe già pensato ad un suo possibile successore. Non è la prima volta che la notizia della sua morte è comparsa sui giornali e sui telegiornali di tutta la Nazione. Infatti, l’ultima volta era stata annunciata la sua morte – avvenuta circa un mese fa – dall’agenzia di stampa Tass, che ha dichiarato che il Ministro della Difesa russo aveva dato la notizia dell’uccisione del leader islamico, Ibrahim Abu-Bakr al-Baghdadi, grazie ad un raid aereo su Raqqa, la roccaforte dell’Isis in Siria, il 28 maggio scorso.
Non solo il Ministro ma anche la televisione siriana, grazie ad alcune informazioni ricevute aveva annuciato la morte di al-Baghdadi durante un raid aereo.
Invece, adesso la notizia sembrebbe fondata, infatti la televisione satellitare irachena al Sumaria ha confermato la morte del leader dell’Isis, ma non solo, circola anche la notizia del suo nuovo successore nonchè la richiesta ai suoi combattenti di resistere e continuare la guerra.
La fonte che ha riportato la notizia della morte del Califfo ha spiegato di aver parlato solo dopo che è stato tolto il divieto in città di parlare pubblicamente della morte di al-Baghadadi due giorni fa.
La stessa fonte ha poi sottolineato che l’Isis – in un comunicato ufficiale – renderà presto noto al pubblico il nome del nuovo Califfo e chiede a tutti i suoi combattenti di resistere per difendere le roccaforti del Califfato e di non farsi condizionare dalla sedizione. Continua dicendo che forse all’interno dello Stato Islamico ci sarebbero dei seri problemi.
Tutta questa situazione sulla presunta morte del Califfo è stata commentata dal gionalista Enrico Mentana, il quale ha dichiarato che è da un po’ di tempo che si aspettava la dichiarazione ufficiale della morte di al-Baghdadi da parte dell’Isis e la comunicazione del suo nuovo successore.
Inoltre, se fosse vera la sua morte dopo 48 ore dalla perdita di Mossul, capitale dello Stato Islamico, sarebbe un vero e proprio colpo per la stessa organizzazione. E questa cosa potrebbe essere un problema per l’Occidente perchè l’Isis potrebbe colpire con nuovi attentati e la guerra continuerebbe.