Gli archeologi hanno fatto una scoperta sensazionale, in Iraq infatti, nella regione del Kurdistan, è riemersa una antica città di 3400 anni; il sito archeologico è stato chiamato Kemune. Le rovine sono costituite da un palazzo e diverse altre grandi strutture risalenti all’età del bronzo nella regione, l’antica città di Zakhiku, fondata sulle rive del fiume Tigri tra il 1550 e il 1350 a.C.
Oltre al palazzo sono state trovate le cinta murarie e alcune torri, un complesso industriale e un enorme edificio di stoccaggio, tutti risalenti all’Impero Mittani. I resti sono però riemersi da diversi mesi, da quando i livelli dell’acqua dell’area sono diminuiti drammaticamente in poche settimane.
Quest’area dell’Iraq, da diversi mesi, infatti, è martoriata da un evento di estrema siccità che sta mettendo in ginocchio, tra l’altro, anche l’agricoltura e diverse attività locali. A causa della siccità notevoli quantità d’acqua sono state prelevate dal bacino idrico di Mosul, il deposito d’acqua più importante del paese.
All’interno di questo deposito venivano immagazzinate enormi quantità di merci di varia natura le quali venivano trasportate il loco probabilmente da tutta la regione dell’odierno Iraq. La cosa che ha stupito di più il team sta nel livello di conservazione delle mura, alcune delle quali alte diversi metri. Queste mura sono fatte di mattoni di fango essiccate al sole e sono rimaste sommerse dall’acqua per diversi decenni.
I ricercatori hanno trovato inoltre diversi vasi di ceramica e un centinaio di tavolette cuneiformi risalenti al periodo medio assiro, le quali, una volta decifrate, potrebbero aiutare a comprendere meglio la vita di questa antica popolazione. un regno di cui si sa ancora poco, che ha dominato gran parte della Mesopotamia settentrionale e della Siria dal XV al XIV secolo avanti Cristo. Distrutta da un devastante terremoto, è riemersa grazie alla siccità e in seguito è stata nuovamente ricoperta dall’acqua.