Era stata costretta a sposare suo cugino quando aveva solo 12 anni, e quando la famiglia ha scoperto che aveva avuto una relazione extraconiugale aveva cercato di lasciare l’Iran, probabilmente consapevole del fatto che l’alternativa alla fuga sarebbe stata la morte. Non è bastato a salvare la 17enne Mona Heydari, che è stata rintracciata ed in seguito uccisa dal marito in un cosiddetto delitto d’onore.
La terribile vicenda di cronaca ha avuto luogo la scorsa settimana in Iran. La giovane abitava insieme al marito e cugino Sajjad Heydari nella città di Ahvaz, nel sudovest del paese. Pare che la 17enne fosse riuscita a raggiungere la Turchia dopo che la famiglia aveva scoperto il suo adulterio, ma Heydari ed il padre di lei sono riusciti a rintracciarla e riportarla la scorsa settimana in Iran, promettendole che sarebbe stata al sicuro.
È qui che si è consumato il delitto di Mona, legata e decapitata sabato dal marito che ha poi sfoggiato la testa della 17enne per le strade di Ahvaz, dove è stato fotografato scalzo e sorridente mentre in una mano teneva ancora il coltello utilizzato per l’omicidio e nell’altra la testa della moglie. Mona era madre di un bambino di tre anni, avuto con il marito quando aveva solo 14 anni.
Le autorità hanno arrestato l’uomo e suo fratello con l’accusa di avere ucciso Mona per vendicarsi per l’adulterio e per aver tentato di lasciare il marito. Fonti di polizia fanno sapere che i due uomini avrebbero confessato il delitto. Non è chiaro chi abbia ripreso il filmato dell’uomo per strada con la testa della moglie.
L’omicidio ha scosso l’opinione pubblica in Iran, paese dove l’età minima alla quale è legale sposarsi è 13 anni e le donne sono obbligate a coprire la testa in accordo alla legge dell’Islam. I giornali locali ed i social media sono infatti esplosi in una dimostrazione di shock e rabbia per l’omicidio, con una ondata di richieste di riforme legali e sociali. “Un essere umano è stato decapitato, la testa sfoggiata per le strade, l’assassino era fiero. Come possiamo accettare questa tragedia? Dobbiamo agire affinché femminicidi del genere non accadano più“, commenta il riformista Sazandegi.