Inghilterra sotto choc: 39 corpi in un container

Nella contea dell'Essex è stato ritrovato un container con i corpi di 39 persone senza vita, probabilmente clandestini in cerca di una situazione migliore di vita. L'autista è stato arrestato.

Inghilterra sotto choc: 39 corpi in un container

Nel container di un automezzo, nella zona industriale di Grays, contea dell’Essex, a sud-est dell’Inghilterra, sono stati trovati i corpi di 38 persone adulte e di un adolescente. I corpi nel container erano ben stipati. L’autista, un cittadino britannico di 25 anni, originario dell’Irlanda del Nord, è stato immediatamente arrestato per sospetto omicidio.

Difficile anche per le autorità cercare di dare una spiegazione immediata, mentre i media del Regno Unito si trovano concordi nell’imputare il caso della tragedia all‘immigrazione clandestina. Secondo le prime informazioni, probabilmente il camion arrivava dalla Bulgaria ed è entrato nel Regno Unito sabato 19 ottobre, dal porto dell’isola di Holyhead, dopo essere passato per l’Irlanda.

I viaggi della speranza, senza esito

La prima a divulgare la notizia è stata la Press Association, poi confermata anche da Andrew Mariner, il sovrintendente capo: “Abbiamo avviato l’identificazione delle vittime, ma anticipo che potrebbe volerci molto tempo. Abbiamo arrestato il conducente. Le indagini proseguono“. Molte persone hanno manifestato la tristezza e il dolore per il ritrovamento dei corpi senza vita nel container, tra queste anche il primo ministro Boris Johnson che non ha esitato a dirsi “scioccato” per l’accaduto su Twitter.

La storia racconta che il Regno Unito ha avuto a che fare altre volte con questi episodi. A Dover, nel mese di giugno del 2000 sono stati trovati 58 corpi di migranti cinesi. Anche allora i corpi si trovavano “nella parte posteriore di un camion. L’autista, di nazionalità olandese, fu arrestato l’anno successivo con l’accusa di omicidio” scrive repubblica.it.

Succede sempre più spesso che i migranti cerchino di raggiungere la Gran Bretagna scegliendo i container o le navi, anche se costretti ad essere ben stipati, come mezzo di trasporto per attraversare la Manica. I controlli negli ultimi anni sono aumentati, soprattutto nel “tratto di mare che separa l’isola dal continente, i viaggi della speranza passano spesso per l’Irlanda”, si legge in repubblica.it. 

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