Inghilterra, padre getta il figlio di 11 mesi da un ponte e va a fare colazione al bar

L'assurdo episodio si è verificato nel settembre del 2019 a Radcliffe, nella contea della Greater Manchester. L'uomo si è giustificato affermando che suo figlio si stesse trasformando in un demonio, ieri 30 novembre è stato riconosciuto colpevole dai giudici.

Inghilterra, padre getta il figlio di 11 mesi da un ponte e va a fare colazione al bar

Un uomo di 22 anni è stato condannato in Inghilterra con l’accusa di aver gettato suo figlio di 11 mesi da un ponte, uccidendolo. L’episodio si verificò nel settembre del 2019.

Secondo quanto riferiscono i media internazionali, in particolare il quotidiano britannico The Sun, nella giornata di ieri 30 novembre si è svolta la sentenza che ha riconosciuto come colpevole il 22enne, il quale, dopo aver compiuto il misfatto, sarebbe andato anche al bar per fare colazione. 

Credeva che il figlio si stesse trasformando in un demonio

Il giovane padre ha anche provato a giustificare il suo gesto dinanzi all’autorità giudiziaria, sostenendo il figlio “si stesse trasformando in un demonio“. A causa di ciò e del suo comportamento avuto sia durante il processo che dopo aver commesso il delitto, all’uomo è stata riconosciuta la limitata capacità di intendere e volere, cosa che ha comportato delle attenuanti nei suoi confronti. 

Per motivi di privacy, ma anche per la delicatezza della vicenda, preferiamo non rendere note sia le generalità della vittima che quelle dell’arrestato. Il ponte da cui l’uomo ha gettato il figlioletto di 11 mesi attraversa il fiume Irwell, per cui durante la caduta il piccolo è finito in acqua. Il 22enne ha spiegato ai giudici che, già da diversi giorni, prima quindi di mettere in atto l’azione crimonosa, nella sua testa avrebbe sentito delle voci che gli consigliavano di uccidere il bimbo. 

Una vicenda che ha sconvolto l’Inghilterra

La vicenda in questione ha sconvolto l’intera Inghilterra, avendo una grossa risonanza a livello nazionale e internazionale. In Italia la notizia è stata ripresa anche dalla testata giornalistica Leggo.it. Nel 2014 l’uomo era stato ricoverato a causa di gravi disturbi psichiatrici, ma poi sembrava che stesse meglio per cui fu dimesso. 

Poco dopo si verificò il grave episodio e il 22enne finì per uccidere il figlio. Si deve precisare, questo per dovere di cronaca, che il giovane non è finito in carcere ma al momento si trova rinchiuso in una clinica psichiatrica: qui passerà i giorni della sua condanna. Il corpo del piccolo, all’epoca dei fatti, venne recuperato ormai senza vita dai soccorritori, almeno così riferisce il The Sun. Sembra inoltre che il giorno stesso dell’omicido del figlio il 22enne avesse litigato con la sua compagna, madre del bambino, che all’epoca era incinta di otto mesi.

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