Immaginate di camminare per le strade di una città, magari in quartiere densamente costruito con villette a schiera. Ora immaginate ad un certo punto di trovarvi davanti un enorme squalo che si trova sul tetto di una casa, incastrato. Sebbene quello che stiamo per raccontare può sembrare fantasia, è invece possibile vivere un’esperienza del genere a Headington, un distretto che si trova a Oxoford, in Inghilterra. Basta infatti recarsi in New High Street per poter vedere un enorme squalo che è come rimasto incastrato nel tetto di una villetta, soprannominata Headington Shark.
Niente paura però. Non si tratta di uno squalo vero e proprio, ma di un’opera d’arte costruito in fibra di vetro cinque anni fa. Il proprietario dell’abitazione, il giornalista e uomo d’affari, Bill Heine, già nel 1986 decise di ravvivare la sua abitazione ordinando ad un amico di costruire un pescecane della lunghezza di otto metri, e di posizionarlo sul tetto. Ma dopo la costruzione dell’opera nacque un contenzioso legale con le autorità cittadine.
Il sostegno della cittadina
Gli abitanti non hanno gradito l’ordinanza del comune che aveva richiesto ad Heine di rimuovere l’opera. Dopo sei anni di battaglia, l’urbanista Peter Macdonald, ha invece dato ragione al giornalista, affermando che l’opera poteva rimanere sul tetto dell’abitazione, in quanto non recava nessun fastidio.
Anche gli abitanti hanno sostenuto la battaglia di Heine. Nonostante tutto dal comune si dicono ancora fortemente preoccupati, in quanto si teme che anche altre persone possano imitare Heine costruendo varie opere d’arte sui tetti delle loro case, magari non squali ma altra roba. La paura, secondo alcuni, è però esagerata.
Macdonald ha dichiarato che in questi anni non vi è stato nessun tentativo di emulazione, per cui, nonostante lo scetticismo che ancora si respira in certi ambienti del comune, l’urbanista si augura che l’opera possa rimanere sul tetto della casa del giornalista. Lo squalo, con la sua coda altissima, domina tutta la zona.