La vita di Dylan Askin, oggi 4 anni, è già costellata di un racconto speciale. Due anni fa il bambino si è risvegliato dal coma, poco prima che gli venisse staccata la spina. Dylan è stato dichiarato ufficialmente guarito ed ha sconfitto il cancro polmonare che lo ha portato vicino alla morte.
Il piccolo Dylan venne ricoverato in Gran Bretagna, al Royal Hospital per problemi respiratori. In seguito ad alcune analisi si scoprì che il piccolo aveva dei polmoni collassati. Successivamente furono effettuati ulteriori accertamenti che rivelarono la causa del collasso: una massa di cisti che ricoprivano i polmoni all’80%. La diagnosi finale era terribile: istiocitosi polmonare, ovvero un cancro rarissimo.
La situazione di Dylan precipitò quando – come purtroppo spesso accade – fu vittima di una polmonite di tipo batterico. Il piccolo finì in coma, genitori e medici ormai perdevano le speranze. Così fu presa la difficile decisione che avrebbe smesso di fare soffrire Dylan: staccargli la spina. Nei giorni di Pasqua 2016, i medici di comune accordo con i genitori stavano per sospendere i supporti vitali e aspettare che la natura facesse il suo corso. Ma, in quei momenti, i genitori del piccolo notarono che i macchinari registravano un’attività cerebrale in corso. I livelli di ossigeno cominciarono a salire e Dylan si risvegliò dal coma. Dopo un lungo periodo passato in terapia intensiva è poi ritornato a casa.
Dylan Askin è stato sottoposto fino a Luglio 2017 a chemioterapia, e da quel momento il bambino sta bene. Oggi è diventato protagonista della campagna “CLIC Sargent”, un’organizzazione che sostiene le famiglie con i bambini malati di cancro. I genitori di Dylan hanno voluto riportare alla memoria la storia del piccolo. La madre Kerry ha raccontato al Daily Mail: “Non sono molto religiosa ma ho pensato a un miracolo“.
La storia ha toccato i cuori di molte persone in tutto il mondo. Anche il Leader della Lega, Matteo Salvini ha condiviso la storia del piccolo Dylan sui social network ed ha commentato: “Notizie come questa ti fanno capire quanto siano importanti scienza e ricerca, ma evidentemente anche che esiste qualcuno più su“.